La sfida del web tra informazioni e diritto all’oblio
IUmberto Ambrosoli, avvocato, interverrà venerdì
l diritto all’oblio è entrato ormai nel linguaggio comune. Ma non è il solo diritto con cui dobbiamo e possiamo difendere l’individuo in una società che Internet ha reso forse più aperta ma anche più complessa: c’è quello di cronaca e di critica, quello di libera ricerca storica, entrambi riconducibili al diritto di manifestazione del pensiero (Art. 21 Cost.). Sempre di più il problema risiederà nel bilanciamento tra di essi. È illusorio il pensiero di una Rete che conservi tutte le tracce di informazioni remote e quindi di uno strumento propriamente definibile come fonte di ricerca. Siti, blog e social network, infatti, hanno sì una capacità assoluta di trattenere le informazioni e di renderle sempre accessibili, ma proprio per questo possono essere oggetto di interventi successivi volti all’eliminazione delle stesse. Lo sappiamo. Lo stiamo imparando. Questo avviene, principalmente, proprio per l’esercizio del diritto all’oblio, espressione con la quale si intende una particolare declinazione della tutela dell’identità personale, che si concretizza nel vedere rappresentato il proprio io in maniera che ne rifletta la dimensione individuale e sociale. La valutazione centrale nel bilanciamento di questo diritto con gli altri che abbiamo citato è quella «dell’interesse pubblico alla permanente conoscenza della specifica informazione della quale si chiede la rimozione». Valutazione assai delicata, poiché il rischio è quello di rendere impossibile comprendere non tanto il trascorso di una persona, quanto la significatività del fatto al quale ha preso parte. Esso, infatti, amputato dei suoi collegamenti con gli autori, rischia di essere consegnato all’oblio. La storia può essere la vittima di questo processo. Anche perché esistono scorciatoie non istituzionali all’oblio: società che legittimamente offrono il servizio di ingannare l’algoritmo che determina gli esiti delle ricerche rendendo sostanzialmente non rintracciabili specifiche notizie. Con buona pace del diritto di cronaca e di critica e di quello di libera ricerca storica.