Fiorentina, nervi tesi. Atalanta, ci siamo
Della Valle: «Devo riflettere sul futuro». Ai bergamaschi manca un punto
L’Atalanta a piccoli passi verso l’Europa. Il pareggio in casa dell’Udinese, il quarto nelle ultime cinque partite, può sembrare una frenata ma in realtà avvicina la banda Gasperini al traguardo: manca un punto, da ottenere magari sabato sera nel proprio stadio contro il Milan. Cristante sblocca di testa con un gol bellissimo sul secondo palo, il solito Perica timbra l’1-1 finale.
Se Bergamo ride, Firenze piange. La Fiorentina si salva all’ultimo respiro con una prodezza di Bernardeschi che fa 2-2, ma il pari è l’ennesima occasione sprecata e non attenua le polemiche roventi di queste settimane. Anzi. Andrea Della Valle, presente in tribuna al Mapei Stadium, finisce nel mirino dei contestatori dopo che il Sassuolo aveva ribaltato il gol di Chiesa nel primo tempo con il rigore inventato di Politano e l’incornata di Iemmello. E non ci sta. «I cori non li ho sentiti, ma è un atteggiamento incomprensibile da parte della minoranza. Ho sempre accettato le critiche costruttive, ora però dovrò fare le mie valutazioni. La situazione ambientale a Firenze è brutta».
Una presa di posizione forte. E come se non bastasse ci sono le frasi acide di Bernardeschi, lo specchio del disagio e una specie di denuncia: «Giocare in un clima così non è facile». E un suo labiale, subito dopo il gol («’sti pezzi di m...»), scatena la polemica sui social. La società fa sapere che Berna non ce l’ha con i tifosi. Tutto questo però non aiuta in un momento in cui Federico deve dare una risposta alla società sul rinnovo del contratto. Un clima surreale che, assieme alla mancanza di continuità della squadra e al calendario complicato (sabato la Lazio e poi la trasferta a Napoli), rende molto complicata la rincorsa al sesto posto del Milan, lontano tre punti. Un peccato considerando che le milanesi inciampano in continuazione. Il pari per come arriva, nel recupero e in inferiorità numerica per l’espulsione di Gonzalo Rodriguez, è una piccola impresa. Il 2-0 di Bernardeschi annullato da Gavillucci è un rimpianto più del rigore di Kalinic sullo 0-0. Così, alla fine, il Sassuolo è solo un’altra tappa del calvario viola.