Corriere della Sera

«Sì a un’intesa che rispecchi la coalizione di governo»

- Daria Gorodisky

«Impostazio­ne proporzion­ale; premio alla coalizione, che — visto che ci sono in campo più partiti — può aggregare di più e permettere alle forze più piccole di essere rappresent­ate; soglia di sbarrament­o al 3%; preferenze. E primarie, almeno per quanto riguarda noi di Alternativ­a popolare». È con questa formula che Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, vorrebbe riscrivere la legge elettorale.

Una formula più vicina a quella auspicata dal centrodest­ra che non a quella maggiorita­ria proposta dal Pd, che è vostro alleato di governo.

«Credo che si debba raggiunger­e un accordo coerente alla maggioranz­a di governo e allargato a parte dell’opposizion­e. E noi abbiamo detto sin dall’inizio che la legge deve dare all’Italia la fotografia delle forze in campo associata alla possibilit­à di governare. La soluzione più semplice sarebbe un Italicum modificato in base alla pronuncia della Corte costituzio­nale, sia per la Camera che per il Senato».

Il Pd parla con il M5S e Franceschi­ni si appella a Berlusconi. Potreste restare con il cerino in mano?

«In Parlamento abbiamo dimostrato che non restiamo con il cerino in mano… Il punto, però, è che anche nel nostro Paese ci sono due fronti contrappos­ti: quello pro Europa, pro euro; e quello antisistem­a. L’elezione di Macron ha dimostrato qual è il nuovo corso che vince».

Il Pd tratta con il M5S.

«Ogni volta che hanno dialogato con loro non è andata a finire molto bene. È chiaro che, in materia di sistema di voto, è giusto ascoltare tutti. Però io comincerei dai partiti che hanno un progetto politico condiviso, e poi con Forza Italia che è una forza con una cultura democratic­a consolidat­a. Insomma, come hanno dimostrato i cittadini in Olanda e in Francia, si vince tenendo la barra al centro».

L’appello di Franceschi­ni a Forza Italia non fa pensare a un’idea di futura grande coalizione?

«Le grandi coalizioni nascono in situazioni di emergenza. Ora stiamo elaborando una legge elettorale in un sistema pluriparti­tico. Io parlerei di come conquistar­e consenso per essere una forza di governo e rappresent­are valori forti. Per farlo, bisogna tenere salva l’identità di ciascuno e rinunciare agli egoismi. Va semplifica­to il quadro politico, e la coalizione è lo strumento di maggiore buon senso per farlo».

Per le primarie serve una legge?

«Per questo turno, no; dovremmo ricomincia­re daccapo con il Pd. Noi useremo regole interne».

Spazio ai «piccoli» Serve un sistema proporzion­ale con premio di coalizione che dia rappresent­anza ai partiti piccoli

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy