La sfida di M5S sui vitalizi: scegliamo il testo del dem Richetti
Dopo la breve luna di miele sulla legge elettorale, Pd e M5S tornano a darsele di santa ragione sui vitalizi (le pensioni) e sulle indennità (gli stipendi) dei parlamentari. Il tema è sensibile e, dunque, si procede senza esclusione di colpi. Già il 22 marzo — quando l’ufficio di presidenza della Camera introdusse su proposta di Marina Sereni (Pd) un contributo di solidarietà progressivo di 3 anni per i vitalizi più ricchi — i grillini gridarono al colpo di mano perché fu bocciata la loro proposta di equiparare in tutto e per tutto il regime previdenziale dei deputati a quello degli altri lavoratori. E ora lo scontro si ripete al Senato perché oggi l’ufficio di presidenza esamina la proposta della senatricequestore Laura Bottici (M5S) che ricalca quella dei colleghi grillini della Camera. L’aria che tira a Palazzo Madama, tuttavia, è quella di un rinvio: almeno fino al 7 giugno quando il Consiglio di giurisdizione della Camera deciderà sui ricorsi presentati dagli ex deputati contro i tagli deliberati il 22 marzo. Così, in attesa che i ricorsi facciano il loro corso, il Senato sceglie l’attesa.
Ma la sfida sui vitalizi si riaccende in commissione Affari costituzionali della Camera dove, dopo mesi di letargo, si torna a parlare della proposta di legge del dem Matteo Richetti che prevede l’equiparazione delle pensioni dei parlamentari e dei consiglieri regionali a quelle dei comuni dipendenti. In realtà ora sono i grillini a spingere la proposta di Richetti sostenendo, con Danilo Toninelli , che sono pronti a votarla se verrà subito abbinata in Aula a quella di Roberta Lombardi (M5S) sul taglio dell’indennità stipendio dei deputati. Così tra dem e grillini si ripete il copione tattico, con pochi contenuti finora, già visto sulla legge elettorale: «Sui costi della politica il M5S vuole fare il solito cinema in Aula come hanno fatto in ufficio di presidenza (quando assediarono e occuparono l’aula, ndr) », dice Richetti. Il quale aggiunge: «Loro prima hanno chiesto il disabbinamento dei due provvedimenti e ora vorrebbero che facessi il relatore di una proposta non mia... Studino i regolamenti». Ma il M5S non molla: «Richetti e tutto il Pd hanno gettato la maschera: la verità è che si vogliono tenere i privilegi e accaparrarsi il vitalizio a settembre» . Il 15 settembre è la data oltre la quale anche i parlamentari in carica matureranno il diritto alla pensione (circa 800 euro)da percepire dopo i 65 anni di età. Anche avendo versato solo 5 anni di contributi. La differenza con i comuni pensionati è tutta qui.