Il buonsenso vincerà sulla burocrazia?
Il Comune ha torto, però avrebbe ragione. La sentenza della Corte dei conti per l’Emilia Romagna è un piccolo capolavoro di insensatezza applicata e di buon senso invocato. Anna Vergnana, il sindaco di Galliera (Bologna), aveva posto un quesito facile facile: siccome il distributore di benzina più vicino tra quelli convenzionati con la Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana, è a San Pietro in Casale, a 8 chilometri dal municipio e oltre al supplemento nei consumi occorre aggiungere il costo del tempo perso dai nostri dipendenti per andare e tornare, non sarebbe meglio risparmiare dei soldi facendo il pieno alla pompa più vicina? I magistrati contabili, con un verdetto di 2510 parole, hanno risposto che sì, effettivamente il quesito non era strampalato. Anzi, era «tale da consentire comunque a questa Sezione di indicare i principi di diritto sottostanti al caso concreto, utilizzabili anche da parte di altri enti». Risposta? Il sistema delle centrali di committenza e il contratto Consip prevedono «l’obbligo di ricorso alle convenzioni per alcune tipologie merceologiche di beni, tra cui i carburanti, disponendo, altresì, che i contratti stipulati in violazione di tali previsioni sono nulli e costituiscono illecito disciplinare e contabile, ai quali corrisponde quindi un’ipotesi tipica di responsabilità amministrativa». Certo, gli enti pubblici possono procedere ad acquisti autonomi ma «esclusivamente a seguito di apposita autorizzazione specificamente motivata resa dall’organo di vertice amministrativo e trasmessa al competente ufficio della Corte dei conti, qualora il bene o il servizio oggetto di convenzione non sia idoneo al soddisfacimento dello specifico fabbisogno dell’amministrazione…». Del resto anche la magistratura contabile friulana, scrivono i giudici, davanti al quesito «se sia consentito, per motivi di economicità ed efficienza, di rifornirsi dal distributore di carburante esistente (unico) nel paese, ogni qual volta in base ad una convenzione Consip il distributore cui doversi rivolgere sia più distante di esso», aveva risposto di no. Impossibile. Detto questo, tuttavia, per evitare «gravi diseconomie» è meglio cambiare: «È auspicabile una rimeditazione, da parte del legislatore statale, della normativa. Potrebbe essere ampliata la discrezionalità riconosciuta agli enti pubblici, fino a consentire la stipulazione in deroga alle convenzioni sottoscritte dalle centrali di committenza, a fronte di un evidente e dimostrato risparmio complessivo…». Ovvio. Ma vincerà, il buonsenso?
«Facciamo funzionare le carceri non utilizzate»