Corriere della Sera

Fca, welfare in busta paga Sì dal 40% dei lavoratori

- Di Michelange­lo Borrillo

Più della metà dei dipendenti italiani di Fca ha preferito una somma contante in busta paga, più bassa, al bonus welfare, più alto. Lo ha fatto il 60% del totale. Il 40% (percentual­e comunque elevata perché l’adesione media per esperienze analoghe di altre aziende italiane è intorno al 30% dei dipendenti) ha invece preferito il bonus welfare con un tetto massimo di 700 euro (o 800, a seconda dell’inquadrame­nto profession­ale) all’incentivo economico tradiziona­le, cioè in contanti in busta paga, per un importo di circa 570 euro, al netto di tasse e trattenute. Nel dettaglio, sono stati in tutto circa 26.500, su un totale di 66.500, i lavoratori che, tra il 7 aprile e il 7 maggio, si sono iscritti attraverso un sito internet dedicato al Conto Welfare e ai beni e servizi di cui i lavoratori (e famiglia) potranno usufruire: dall’assistenza sanitaria ai viaggi, dai buoni spesa agli abbonament­i in palestra. Il 57% degli aderenti è costituito da operai e, dal punto di vista geografico, è stato uno stabilimen­to del Centro-Sud, quello di Cassino, a raggiunger­e la percentual­e di iscrizione più alta all’iniziativa nata da un accordo tra azienda e sindacati, sfiorando il 60%. Prendendo l’esempio di 700 euro lordi, chi ha aderito al piano potrà utilizzare, oltre ai 700 euro, anche il 5% aggiunto dall’azienda, quindi 735 euro di beni e servizi welfare, contro i 570 euro in contanti.

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