Fca, welfare in busta paga Sì dal 40% dei lavoratori
Più della metà dei dipendenti italiani di Fca ha preferito una somma contante in busta paga, più bassa, al bonus welfare, più alto. Lo ha fatto il 60% del totale. Il 40% (percentuale comunque elevata perché l’adesione media per esperienze analoghe di altre aziende italiane è intorno al 30% dei dipendenti) ha invece preferito il bonus welfare con un tetto massimo di 700 euro (o 800, a seconda dell’inquadramento professionale) all’incentivo economico tradizionale, cioè in contanti in busta paga, per un importo di circa 570 euro, al netto di tasse e trattenute. Nel dettaglio, sono stati in tutto circa 26.500, su un totale di 66.500, i lavoratori che, tra il 7 aprile e il 7 maggio, si sono iscritti attraverso un sito internet dedicato al Conto Welfare e ai beni e servizi di cui i lavoratori (e famiglia) potranno usufruire: dall’assistenza sanitaria ai viaggi, dai buoni spesa agli abbonamenti in palestra. Il 57% degli aderenti è costituito da operai e, dal punto di vista geografico, è stato uno stabilimento del Centro-Sud, quello di Cassino, a raggiungere la percentuale di iscrizione più alta all’iniziativa nata da un accordo tra azienda e sindacati, sfiorando il 60%. Prendendo l’esempio di 700 euro lordi, chi ha aderito al piano potrà utilizzare, oltre ai 700 euro, anche il 5% aggiunto dall’azienda, quindi 735 euro di beni e servizi welfare, contro i 570 euro in contanti.