Mediolanum, utili netti a 85 milioni Balzo di Campari
Una raffica di trimestrali positive per alcune delle principali blue chip di Piazza Affari. Banca Mediolanum ha registrato nei primi tre mesi del 2017 un utile netto di 84,9 milioni (+16%), una raccolta netta positiva di 1,03 miliardi e un indice di patrimonializzazione (Cet1) pari al 20,1%. «Una trimestrale da incorniciare» — così si è espresso l’ad Gian Maria Mossa, — per Banca Generali. L’utile netto del gruppo specializzato nella gestione del risparmio è salito del 91% a 56,2 milioni, con un balzo delle commissioni di gestione a 135,2 milioni (+16%). Fineco chiude i conti trimestrali con un utile netto di 51,7 milioni (+0,9%), con ricavi totali a a 141,8 milioni (+1,2%) e una raccolta in crescita da inizio anno di 1,9 miliardi di euro (+9%). Campari balza in Borsa del +4,43% (dopo aver toccato punte di rialzo dell’11%): il titolo brinda ai conti trimestrali in cui la società ha registrato un utile consolidato rettificato prima delle imposte pari a 54,4 milioni (+56%). Le vendite nette del gruppo sono state pari a 376,6 milioni, registrando un incremento del +15,%. Positivi anche i risultati di Terna, illustrati ieri dall’ad Luigi Ferraris. L’utile netto nel primo trimestre sale a 179,3 milioni di euro (+10,6%), mentre i ricavi pari a 523,9 milioni di euro, registrano un aumento di 6,7 milioni di euro (+1,3%). Tra le società non quotate brillante Wind Tre: nel primo trimestre del 2017 ricavi pari a 1,552 miliardi di euro (+2,1%). I clienti di Wind Tre nel mobile raggiungono i 30,9 milioni e adesso, dopo i clienti Wind, anche quelli di «Tre» possono usufruire della propria tariffa nazionale quando viaggiano in Europa, senza costi aggiuntivi di roaming. Investiti circa 240 milioni di euro per il potenziamento delle reti fisse e mobili. Da segnalare infine il taglio del rating di Poste Italiane da «Bbb+» a « Bbb» con prospettiva «stabile» da parte dell’agenzia Fitch.