Colpevole la squadra adesso creare una società
Ha vinto la squadra, ha perso la società. Ma c’è la società? Soldi ce ne sono tanti, su questo non ci sono dubbi. Chi comanda è in Cina, la proprietà Suning, la famiglia Zhang. Peccato che si debba operare in Italia, a Milano, ad Appiano Gentile, non certo a Nanchino. Là la testa, qui il corpo debole, nonostante gli sforzi di Ausilio e Gardini. Adesso arriverà Lele Oriali, club manager, con la speranza che dopo di lui spunti Antonio Conte (ma sarà difficile) per sedersi in panchina. Da oggi non si siederà più Stefano Pioli, messo in minoranza dalla squadra. Una squadra non squadra, la più colpevole, che prima si è fatta prendere per mano da Pioli, si è fatta guidare, sembrava tutto risolto, vittoria dopo vittoria, e invece, all’improvviso, si è rotto tutto, si è perso tutto. Anche la dignità. La squadra l’ha persa, non certo Pioli, con i suoi errori, le sue lacune, ma sono i giocatori i massimi responsabili di questa situazione. «Morti in piedi» li ha definiti Gianfelice Facchetti, un innamorato dell’Inter, con un’immagine puntuale. Una sintesi perfetta per compagni di squadra che non si aiutano, che non si soccorrono, che pensano ai fatti loro e... a far fuori l’ennesimo allenatore. Conte li sistemerebbe. Cambiandone molti. Non arrivasse l’allenatore che sta conquistando la Premier League, si virerà su Spalletti, non certo un ripiego. Ma prima di tutto bisogna sistemare la società: l’arrivo di Lele Oriali è un buon segnale. Invece il licenziamento di Pioli a tre giornate dalla fine è pessimo (si consolerà andando alla Fiorentina: se lo merita, lì troverà una società).