Chilly, l’eclettico in vestaglia: niente generi, sono umanista
pianoforte che ho trovato il mio posto nel mondo», dice.
Quando?
«Da ragazzino. A 15 anni capii subito che quello strumento sarebbe stato al centro della mia esistenza, mi dava protezione. Vedo tante persone che non sanno che cosa vogliono dalla vita nemmeno alla mia età e mi sento fortunato: a me il piano ha dato un senso. Un giocattolo favoloso».
A Piano City presenterà le sue composizioni in PianoVision.
storie. In un’epoca in cui la politica deve chiedersi come costruire un sogno comune per soggetti di diverse culture e con opinioni distanti, è bello pensare che tutti gli stili musicali siano sostanzialmente la stessa cosa, come le persone. E non è tutto: in quest’ottica Premiato Jason Beck alias Chilly Gonzales, 45 anni: l’artista canadese ha vinto un Grammy con i Daft Punk chiunque provi a fare musica ha un valore».
Senza distinzioni?
«Io ho avuto la possibilità di studiare, ma non è così per tutti. Inoltre, per me la musica è anche un lavoro, per cui la naturalezza con cui mi approccio a questo linguaggio è compromessa, mentre c’è gente che ha un rapporto puro con la musica: per qualcuno è un hobby, per altri un modo di rilassarsi o uno sfogo, e va bene in ogni caso. Così come mi va bene ascoltare musica che non mi piace. Perché niente è sempre perfetto, a volte dormi bene, a volte no, a volte fai del buon sesso, a volte no, a volte le musica che senti ti piace, a volte no: non è un gran problema, è il bello della vita».
Nel 2009 ha suonato il pianoforte per 27 ore di fila, entrando nel Guinness dei primati: come mai questa sfida?
«Ho pensato potesse scaturirne un concerto divertente e non prevedibile, un esperimento interessante. Lì per lì ho avuto mal di stomaco e mal di schiena, ma ha vinto l’adrenalina. Solo dopo il mio corpo ha capito quanto male lo avessi trattato».
Ma i geni esistono?
«Eccome! Franz Liszt lo era e chissà quanti compositori geniali non sono mai diventati famosi. Poi Kate Bush, Aphex Twin, Steve Jobs. Purtroppo là fuori ci sono anche tanti geni del male».