E M5S adesso vigila su chi critica la prevenzione
La linea tracciata con un documento tecnico. L’esperto: «In questa fase sì all’obbligo»
ROMA È aperta la caccia ai grillini, o presunti tali, che sparlano dei vaccini. Chi esce fuori dai binari della linea tracciata dai vertici del M5S attraverso il documento tecnico del professor Guido Silvestri viene subito ripreso, sconfessato o indotto a ritirare le sue iniziative. È stato costretto ad annullare l’appuntamento dal titolo «La verità sui vaccini», il consigliere della Regione Puglia Mario Conca, tra i relatori il rappresentare dell’associazione antivax Condav, nessun medico a fare il contraddittorio. Il caso è stato intercettato su Facebook dai microbiologi Pier Luigi Lopalco e Roberto Burioni e im- mediatamente girato ai vertici del movimento dallo stesso Silvestri. Nel giro di poche ore il meeting è stato annullato.
È come se si fosse tacitamente creata una rete di vigilanza nella comunità scientifica favorevole alla prevenzione vaccinale. Il 12 maggio a Varedo l’incontro organizzato da grillini è coinciso con la proposta del decreto legge sull’obbligo di certificazione per l’iscrizione a scuola da parte della ministra Lorenzin. Unico intervento, quello di Dario Miedico, noto per le posizioni critiche rispetto alle attuali modalità di profilassi, molto attivo nel Comilva, il coordinamento per la libertà di vaccinazione. Una dottoressa si è alzata per contestare alcune delle affermazioni del relatore ed è stata fischiata.
Insomma un clima confuso. Il giro di boa compiuto dai Cinque Stelle sulle politiche antivax, rinnegate, non è stato preso bene da tutti e pare che anche all’interno del partito ci siano forti voci di dissenso. «Gli attivisti non possono parlare a nostro nome», ribadisce la senatrice Elena Fattori, con l’europarlamentare Pier Nicola Pedicini incaricata di seguire questi temi. «Diamo fiducia a Silvestri», approva la scelta Burioni. E l’esperto indipendente