Salvataggi, la Nouy chiede più rigore su Mps
Angeloni: banche, verso una significativa accelerazione nello smaltimento degli npl
MILANO La Vigilanza Bce chiede maggiore rigore sull’analisi di Mps prima di concedere l’ok agli aiuti di Stato. Dopo cinque mesi dalla richieste di dicembre della banca senese di accedere alla «ricapitalizzazione precauzionale», il confronto con le autorità europee — Bce e Direzione concorrenza della Ue (DgComp) — non è ancora terminato. E la stretta ulteriore potrebbe avere effetti anche nella trattativa parallela con la Ue di Veneto Banca e Popolare di Vicenza.
Ieri la presidente della sorveglianza Bce, Danièle Nouy, ha detto a Francoforte che servono «discussioni aggiuntive per capire» se le perdite Mps (nel trimestre 169 milioni dopo i 3,2 miliardi del 2016) «sono realmente coperte da soldi privati». La «ricapitalizzazione precauzionale» prevede che lo Stato copra solo un ammanco di capitale — quello emerso dallo stress test dell’autorità bancaria europea (Eba) dello scorso luglio — ipotetico in uno scenario avverso, mentre non può coprire perdite «previste o prevedibili». Dunque la conversione obbligatoria in capitale dei bond subordinati prevista dalla procedura non può coprire tali perdite ma solo servire a ricostruire il patrimonio. Ma è questo il punto delicato. Nouy ha spiegato che gli stress test «non comprendevano» una valutazione degli attivi «prima del test» e questo «apre discussioni aggiuntive».
Ieri intanto la Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, ex presidente ed ex ceo di Mps e di Paolo Salvadori, ex presidente del collegio sindacale, per falso in bilancio e aggiotaggio sui derivati «Santorini» e «Alexandria», atto dovuto dopo l’imputazione coatta disposta dal gup Livio Cristofano. L’inchiesta ha creato polemiche su Profumo per la sua indicazione da parte del Tesoro a ceo di Leonardo, che oggi tiene l’assemblea per la nomina. Sempre ieri a Milano alla «Adam Smith Society» il componente della Vigilanza Bce, Ignazio Angeloni, ha detto di attendersi «una significativa accelerazione dello smaltimento degli npl» grazie all’azione Bce.