Corriere della Sera

La riunione segreta dei consiglier­i Rai Ultimatum per Campo Dall’Orto

Tra i nodi la nomina di Gabanelli e il tetto agli stipendi. Diaconale: «Azienda a rischio paralisi»

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Una riunione «informale». Propedeuti­ca al cda di lunedì, atteso come «il momento della verità». Si sono visti in segreto ieri pomeriggio a Palazzo Mattei di Giove i consiglier­i della Rai, per prepararsi all’incontro fissato per la prossima settimana. Non è la prima volta che si ritrovano nella sede del Centro studi americani in via Caetani (il direttore è il collega-consiglier­e Paolo Messa, ndr) ma «non si parli di cospirazio­ne», insiste uno dei partecipan­ti al brain storming. Nulla di anomalo nel discutere di questioni aziendali fuori da viale Mazzini? «E perché mai? Tra di noi ci siamo visti spesso anche fuori: a pranzo, cena, per un caffè...». Gli assenti, tra gli altri Carlo Freccero, si sarebbero comunque fatti sentire al telefono.

Arturo Diaconale, nel ribadire che è stata una seduta «logica e normale», ammette: «Abbiamo lavorato a molti dei temi che, se non verranno affrontati, rischiano di paralizzar­e l’azienda». A quali si riferisce? «Dal piano aziendale ai tetti agli stipendi, fino alle osservazio­ni dell’Anac e alla vicenda legata ai palinsesti». Si è parlato anche della nomina di Milena Gabanelli alla guida di Rai 24? «Non è stato l’argomento-principe, ma è uno dei punti che il dg Antonio Campo Dall’Orto dovrà chiarire nel prossimo consiglio di amministra­zione. La Gabanelli è stata assunta come vicedirett­ore di una testata che ancora non esiste: ci aspettiamo delle risposte». Diaconale considera quello di lunedì un «incontro importante anche per definire che tipo di rapporto si vuole instaurare tra consiglio e direttore generale. Perché la riforma della Rai ha attribuito al dg un superpoter­e che crea dei problemi oggettivi. Se pensa di poter esercitare il suo ruolo in modo sganciato dal consiglio finisce per metterlo in difficoltà». Vi sentite bypassati? «Tutt’altro, ma la governance deve muoversi in modo sinergico con l’azienda e il cda». State pensando di dimettervi se non si riuscisse a collaborar­e? «Assolutame­nte no». L’alternativ­a potrebbe essere la sfiducia? «Nemmeno».

Della riunione, secondo quanto si apprende da ambienti Rai, a viale Mazzini erano informati. Nessuna sorpresa, dunque. Se non fosse che, riguardo ai rapporti difficili con il dg, da fonti interne all’azienda la smentita è «inevitabil­e». I temi sul tavolo, infatti, sarebbero stati condivisi con i consiglier­i almeno dallo scorso 3 gennaio, quando il direttore editoriale per l’offerta informativ­a Carlo Verdelli rassegnò le dimissioni. Temi più volte inseriti all’ordine del giorno, ma rinviati «per ulteriori approfondi­menti». Obiettivo, prepararsi all’incontro ufficiale tra una settimana. Che sarà una resa dei conti

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