Corriere della Sera

Misteri del tempo che danza con noi (ma non si rivela)

Anteprima Il nuovo libro del fisico Carlo Rovelli (Adelphi) affronta la dimensione dell’universo che sembra lineare ma non è come appare

- Di Carlo Rovelli

Mi fermo e non faccio nulla. Non succede nulla. Non penso nulla. Ascolto lo scorrere del tempo. Questo è il tempo. Familiare e intimo. La sua rapina ci porta. Il precipitar­e di secondi, ore, anni ci lancia verso la vita, poi ci trascina verso il niente... Lo abitiamo come i pesci l’acqua. Il nostro essere è essere nel tempo. La sua nenia ci nutre, ci apre il mondo, ci turba, ci spaventa, ci culla. L’universo dipana il suo divenire trascinato dal tempo, secondo l’ordine del tempo. La mitologia indù rappresent­a il fiume cosmico nell’immagine divina di S´iva che danza: la sua danza regge lo scorrere dell’universo, è il fluire del tempo. Cosa c’è di più universale e evidente di questo scorrere?

Pubblichia­mo un’anticipazi­one del libro di Carlo Rovelli «L’ordine del tempo» (che uscirà per Adelphi giovedì 25 maggio). Si tratta del capitolo introdutti­vo intitolato «Forse il mistero più grande è il tempo», e già dalle prime parole fa capire che questo viaggio lungo 208 pagine sarà affascinan­te, misterioso (non solo per chi non ha studiato fisica) ma soprattutt­o coinvolgen­te, perché racconta ciò di cui ogni uomo ha esperienza in ogni attimo della sua vita: il tempo.

Eppure le cose sono più complicate. La realtà è spesso diversa da come appare: la Terra sembra piatta, invece è una sfera; il sole sembra roteare nel cielo, invece siamo noi a girare. Anche la struttura del tempo non è quella che sembra: è diversa da questo uniforme scorrere universale. L’ho scoperto sui libri di fisica, all’università, con stupore. Il tempo funziona diversamen­te da come ci appare.

Su quegli stessi libri ho anche scoperto che come davvero funziona il tempo non lo sappiamo ancora. La natura del tempo resta il mistero forse più grande. Strani fili lo legano agli altri grandi misteri aperti: la natura della mente, l’origine dell’universo, il destino dei buchi neri, il funzioname­nto della vita. Qualcosa di essenziale continua a riportare alla natura del tempo.

La meraviglia è la sorgente del nostro desiderio di conoscere, e scoprire che il tempo non è come pensavamo apre mille domande. La natura del tempo è stata al centro del mio lavoro di ricerca in fisica teorica per tutta la mia vita. Nelle pagine che seguono, racconto quello che abbiamo capito del tempo, le strade che stiamo seguendo per cercare di capire meglio, quello

che ancora non capiamo e quello che mi sembra di intraveder­e.

Perché ricordiamo il passato e non il futuro? Siamo noi a esistere nel tempo o il tempo esiste in noi? Cosa significa davvero che il tempo «scorre»? Cosa lega il tempo alla nostra natura di soggetti? Cosa ascolto, quando ascolto lo scorrere del tempo?

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