Sette donne (forti, coraggiose, napoletane) per sette t-shirt
Dalla pittrice Annella a Maria Puteolana: la collezione dell’artista «Roxy in the box» per Silvian Heach
ortare in strada, attraverso magliette «parlanti», il messaggio, l’esempio di donne napoletane forti, protagoniste del loro tempo, dal 1300 ad oggi. Come Maria Puteolana, amata da Francesco Petrarca, che per difendere la sua Pozzuoli dai pirati saraceni, indossava la corazza al posto dei gioielli o Eleonora De Fonseca Piementel, in prima fila nella costituzione della Repubblica napoletana del 1799 fino a Ria Rosa, cantante femminista e antifascista che nei primi del Novecento andava in scena in abiti maschili molto prima di Marlene Dietrich e a New York cantò un brano contro l’ingiusta condanna degli anarchici Sacco e nasce proprio da questa riflessione sulla diversità e sulla complessità della società contemporanea e della ricchezza culturale che c’è. Credo che il mio lavoro sia rappresentare anche i tempi che viviamo. Le città stanno cambiando e con loro i luoghi istituzionali: le nuove energie, le nuove forme di cultura vengono quasi sempre dalle periferie. Lontani dal centro, al contrario di un tempo. Una metamorfosi sull’onda dei flussi migratori. Penso a quelli che un tempo erano i luoghi non deputati alla cultura, agli anni 70 e al Bronx e alla nascita dell’hip-hop», spiega tutto d’un fiato eccitato da una città che oggi più che mai «difende con energia e per nulla rassegnata i diritti acquisiti».
Così questa collezione è l’espressione di un bisogno forte di libertà di esprimersi. Ecco più blocchi narrativi dunque per raccontarla. Pop artist Rosaria Bosso, in arte Roxy in the box Vanzetti. E infine Annella, pittrice del ‘600 vittima di femminicidi.
Nasce da una collaborazione tra il marchio partenopeo Silvian Heach e la pop artist napoletana Rosaria Bosso, in arte «Roxy in the box», una capsule di sette t-shirt (in edizione limitata, 100 capi per ogni versione) dedicate ad altrettante protagoniste della storia napoletana. «Abbiamo realizzato il progetto in tre mesi— racconta l’artista — e lo abbiamo chiamato The other side of the T-PoP , così chiamo le magliette che creo, perché al loro interno è stampata una mini biografia di ogni personaggio. Mi piace immaginare che anche chi non le indossa, ma le stira, come una mamma o una collaboratrice domestica, possa conoscere il grande coraggio di Maddalena Cerasuolo durante le quattro giornate di Napoli o la storia di Elvira Coda Notari, fondatrice, nel 1908, della Dora film, la prima casa cinematografica d’Italia.
La street art di Roxy (a cui s’ ispira la settima t-shirt), conta tra i suoi fan anche Stefano Gabbana e come le sue magliette, vuole parlare alla gente: «Viviamo in un momento in cui le donne hanno bisogno Edizione limitata Una delle sette t-shirt disegnate da Roxy in the box per Silvian Heach di esempi forti, carismatici, altre donne che hanno lottato per difendere i loro diritti — spiega Mena Marano, ad di Silvian Heach — il tempo le ha un po’ dimenticate e noi vogliamo ricordarle sostenendo anche l’arte e la cultura che le hanno accompagnate». E presto questo format potrebbe essere «esportato» in altri territori: «Parlare di donne che hanno portato avanti i loro sogni è un messaggio forte che può essere replicato in altre città — conclude Marano — e in due giorni abbiamo visto che cento t-shirt per ognuna di loro non bastano. Le raddoppieremo, come minimo».