Concerti e mostre, l’ex dogana di Roma diventa «smart city»
I fondi di MondoMostre e gli immobili di Cdp
È un esempio, illuminante, del processo (in atto) di progressiva managerializzazione della cultura, in cui l’Italia — a ben vedere — è appena alle battute iniziali. Forzando potremmo chiamarla la prima «smart city culturale», per dirla con le parole di Tomaso Radaelli, amministratore delegato di MondoMostre Skira, che sta lavorando al progetto. Quattordici milioni di euro di investimento nei prossimi due anni per riconvertire la Regia Dogana allo scalo San Lorenzo a Roma in «un aggregatore di contenuti culturali, uno spazio polifunzionale», spiega Radaelli. Si tratta di un’area di 25mila metri quadrati. Qualche anno fa dismessa, abbandonata, di proprietà di Cassa depositi e prestiti che ha deciso di affittarla a questa jointventure tra una società di eventi culturali (MondoMostre) e un editore e produttore di mostre (Skira) per poi valorizzarla. Al termine del periodo Cdp la metterà sul mercato con prospettive interessanti di realizzo (e di rendimento), ma un acquirente c’è già: The Student Hotel, l’omonimo gruppo alberghiero olandese che realizza alberghi per studenti con annessi coworking per professionisti della conoscenza e startupper.
Per capire che cosa sta avvenendo a Roma in questo quadrante della città a due passi dalla stazione Termini conviene fare un passo indietro. Soltanto nel 2015 la Dogana doveva essere demolita. Ricettacolo di degrado e invece è stata man mano riqualificata grazie a due società messe in piedi da ragazzi romani (Dead Poets Society e Studio Volante). L’ex Dogana comincia a ospitare eventi musicali, due mostre di arte contemporanea, infine partecipa al bando dell’Estate romana.
Ora però l’obiettivo è andare oltre. Progettare un parcheggio da 50 posti. Farla diventare un laboratorio culturale partendo da un’area industriale dismessa. L’area espositiva è già stata allestita e ospiterà quattro mostre (la prima, ArtFutura-creature Digitali, è già in corso). Ci sarà un Cinema all’aperto, nel cortile, con una programmazione che vuole spaziare tra Blockbuster e cinema d’autore. Continuerà ad ospitare concerti, soprattutto di musica elettronica contemporanea, che richiama un po’ l’atmosfera berlinese.
Tomaso Radaelli crede che l’investimento di riqualificazione si ripaghi da sé e porti persino a produrre utili da poter reinvestire. D’altronde il biglietto di ingresso — per i concerti, per le mostre, per gli spettacoli cinematografici — è di 12 euro ciascuno. L’ipotesi è che nei prossimi due anni si possano sfiorare le due milioni di presenze. Senza contare l’indotto relativo alle consumazioni. Che ravviverà gli affari di una serie di società di catering che lavorano per MondoMostre Skira già ora. L’ultima idea riguarda gli eventi aziendali. Che sembrano essere in crescita.