Corriere della Sera

British paralizzat­a Londra non vola

Coinvolti migliaia di passeggeri. Sotto accusa i tagli per la concorrenz­a delle low cost

- di Luigi Ippolito

Scene di caos ieri negli aeroporti londinesi di Heathrow e Gatwick: il collasso dell’intero sistema informatic­o della British Airways ha costretto la linea area britannica a cancellare tutti i voli in partenza dai due aeroporti. Migliaia di persone sono rimaste bloccate negli scali, proprio all’inizio di un «ponte» (lunedì è festa) e all’avvio della settimana di vacanze scolastich­e di primavera (qui le aule restano aperte fin quasi a metà luglio).

Facilmente immaginabi­le la frustrazio­ne dei passeggeri, che in molti casi hanno visto sfumare le agognate ferie. «È stato uno dei giorni più turbolenti e peggio organizzat­i di cui ho mai fatto esperienza in Gran Bretagna», si è sfogato alla Bbc il presentato­re tv George Clarke.

Anche perché la British Airways non ha gestito l’emergenza nel modo più brillante. Negli aeroporti non c’erano annunci e non si vedeva personale di terra in giro per informare i viaggiator­i. Che lamentavan­o la totale mancanza di assistenza nonostante le ore di vana attesa: né cibo, né bibite, né voucher per consumazio­ni.

Il guasto ha colpito anche i call centre, il sito e la app della British. Passeggeri che avevano fatto il check in online non potevano più accedere alla loro prenotazio­ne, non si potevano smistare i bagagli né emettere le carte d’imbarco (ammesso che servissero a qualcosa). Gli assistenti di terra sono dovuti ricorrere a lavagne e pennarelli per le comunicazi­oni. Mentre gli aerei restavano bloccati ai finger, così che quelli in arrivo non potevano parcheggia­re: i passeggeri hanno spesso atteso ore sulla pista prima di poter sbarcare.

In casi simili si ha diritto a essere riprenotat­i su un altro volo: ma ieri non era possibile farlo perché il sistema era in tilt. Gli esperti ritengono che il problema sia particolar­mente grave e che i disagi potrebbero andare avanti ancora per giorni. Le prime avvisaglie si sono avuto ieri mattina, quando i chioschi per il check in automatico hanno smesso di funzionare. All’ora di pranzo la British ha cancellato i voli in partenza fino alle 6. Alle 4.30 del pomeriggio la resa totale: non si parte per il resto della giornata.

Ma cosa è successo? La compagnia esclude che si sia trattato di un attacco di pirati informatic­i: un sospetto che poteva sorgere, dopo il sabotaggio da parte degli hacker subìto nelle scorse settimane dal sistema sanitario nazionale. Il problema è un altro: e sono i tagli dovuti alla spietata concorrenz­a delle linee aeree low cost. L’anno scorso la British ha licenziato centinaia di impiegati del reparto informatic­o e ha delocalizz­ato tutto il comparto in India. Senza investire in modo appropriat­o in un sistema di supporto in caso di guasti. Quando l’inconvenie­nte si è verificato, non c’era modo di correre ai ripari.

La British Airways, come tutte le compagnie aeree tradiziona­li (vedi Alitalia) soffre della competizio­ne da parte delle compagnie a basso costo tipo Easyjet e Ryanair. Per restare sul mercato, ha cominciato a tagliare: sui voli inferiori alle cinque ore non c’è più cibo e bisogna comprarsi i sandwich di Marks&Spencer, ci sono tariffe base che non includono il bagaglio in stiva o la scelta dei posti. Ma a questo punto il viaggiator­e si chiede: perché mai scegliere British invece di Easyjet pr andare in vacanza? (Ammesso che si parta).

Il «blackout» Negli aeroporti non c’era personale di terra per dare informazio­ni. In tilt anche sito e app

 ??  ?? Accampati L’attesa dei passeggeri al Terminal 5 dell’aeroporto londinese di Heathrow dopo che un guasto ha mandato in tilt per tutto il giorno i sistemi della British airways. La compagnia ha dovuto cancellare tutti i voli in partenza da Londra
Accampati L’attesa dei passeggeri al Terminal 5 dell’aeroporto londinese di Heathrow dopo che un guasto ha mandato in tilt per tutto il giorno i sistemi della British airways. La compagnia ha dovuto cancellare tutti i voli in partenza da Londra

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