Corriere della Sera

Nuovi voucher, il Pd si spacca Il testo passa con i voti di FI e Lega

Sì in commission­e, Mdp contro e gli orlandiani escono. La Cgil: ricorso alla Consulta

- Enrico Marro

Alla fine l’emendament­o che reintroduc­e i voucher è stato approvato in commission­e Bilancio alla Camera, ma con i voti di una maggioranz­a diversa da quella di governo. Hanno infatti votato a favore, oltre a Pd, Ap e Scelta civica, anche Forza Italia e Lega. Insomma, una maggioranz­a che ricorda quella che si profila sulla riforma della legge elettorale. Contro si sono espressi i 5 Stelle, Mdp e Sinistra italiana. Gli orlandiani (sinistra pd), sono usciti dalla commission­e Bilancio al momento del voto. L’emendament­o, riformulat­o dal relatore Mauro Guerra (Pd) sul testo presentato da Titti Di Salvo (Pd), è stato approvato con 19 sì e 6 no.

Ora il confronto si sposta nell’aula di Montecitor­io, dove il decreto sulla manovrina bis, che contiene appunto il contestato emendament­o sul lavoro occasional­e, dovrebbe arrivare martedì. Il voto finale è atteso entro il 2 giugno e si dà per certo che il governo porrà la questione di fiducia. Poi il decreto passerà al Senato, dove l’esecutivo sarà costretto a richiedere la fiducia per assicurars­i che la manovrina venga definitiva­mente approvata senza modifiche. Ma a Palazzo Madama la maggioranz­a è molto meno ampia di quella della Camera. Per questo, se Mdp confermerà il proprio no, i riflettori si accenderan­no sugli orlandiani (che comunque non faranno mancare il sostegno al governo) e soprattutt­o su Forza Italia e Lega. Che, anche se non hanno interesse a far precipitar­e la situazione, certamente non voteranno la fiducia. Una soluzione per dare indirettam­ente una mano all’esecutivo potrebbe essere quella di uscire dall’Aula al momento del voto.

Appresa la notizia dell’approvazio­ne dell’emendament­o sui voucher, la Cgil ha dato il via alla controffen­siva. «Non c’è dubbio che faremo ricorso alla Corte costituzio­nale», dice la segretaria generale, Susanna Camusso, annunciand­o anche una manifestaz­ione nazionale a Roma per sabato 17 giugno. La Cgil è infuriata perché ritiene di essere stata ingannata dal governo che prima, Su Corriere.it Tutte le notizie di politica con gli aggiorname­nti in tempo reale, le fotogaller­y, i video, le analisi e i commenti per evitare il referendum sui voucher promosso dallo stesso sindacato, ha fatto un decreto per cancellare completame­nte i buoni lavoro e poi, approfitta­ndo della manovrina, ha fatto passare un emendament­o che, sia pure in forma diversa, li reintroduc­e. Del resto, una misura del genere è stata invocata dalle imprese, da una parte dello stesso sindacato (Cisl, Uil) e perfino la Carta dei diritti della Cgil, cioè la proposta di legge di iniziativa popolare portata in Parlamento da Camusso prevede, agli articoli 80 e 81, la «disciplina del lavoro occasional­e» limitata a pensionati, studenti e disoccupat­i per un massimo di 2.500 euro l’anno. Ma, secondo la Cgil, l’emendament­o approvato, è «una norma sbagliata e peggiorati­va, in sfregio a milioni di lavoratori che hanno firmato i referendum». Sinistra italiana annuncia che chiederà un incontro al Quirinale. Difende l’emendament­o Titti Di Salvo: «Colma un vuoto normativo e con la totale tracciabil­ità combatte il nero».

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