Corriere della Sera

Stilisti, politici e gente comune: l’addio a Laura Biagiotti Folla di volti noti ai funerali della «regina del cachemire» a Roma. L’omaggio di Beppe Modenese

- Flavia Fiorentino

«Laura, sarai sempre nel mio cuore». Così Santo Versace, con una sciarpa tricolore di Biagiotti intorno al collo, viso tirato e occhi lucidi, ha salutato la sua amica dal pulpito della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma, dove ieri si sono svolti i funerali della stilista Laura Biagiotti scomparsa giovedì a 73 anni.

Molte le testimonia­nze di affetto alla designer da parte di personaggi non solo della moda ma anche dello spettacolo, della politica, dello sport, da Roberto Capucci a Renato Balestra, Anna Fendi, Guillermo Il saluto Anna Fendi e, in alto, Beppe Modenese. A destra, il cartello di un fan Mariotto, Carlo Capasa e Beppe Modenese, da Antonella Clerici a Silvana Giacobini, Paola Cacianti, Aldo Buzzanca, Giovanni Malagò, Massimilia­no Rosolino. «Ci siamo viste poco tempo fa al Castello di Guidonia — ha raccontato Mara Venier — e siamo state nella sua stanza a chiacchier­are tra donne, non succedeva da tempo. Penso che in qualche modo Laura abbia voluto salutarmi». A renderle omaggio anche il sindaco di Roma Virginia Raggi e l’ex primo cittadino della Capitale Francesco Rutelli. Tra le amiche più care, Nancy Brilli, con il marito Roy De Vita, che non ha mai lasciato sola Lavinia, l’amata figlia di Laura, da quando, mercoledì scorso, la stilista era stata ricoverata in ospedale. «Una donna che dietro la sua dolcezza — ha spiegato Silvia Venturini Fendi — nascondeva una forza incredibil­e, con una visione imprendito­riale innovativa».

Tra corone di fiori bianchi che circondano il feretro coperto da un panno «bianco Biagiotti» Lavinia depone un cuore di rose bianche e trova la forza di recitare un brano del Vangelo secondo Giovanni, versetto 14-17. Poi torna a sedersi accanto al compagno Francesco Iovine. Sullo sfondo, una grande fotografia della stilista in bianco e nero incornicia­ta di rosso.

Colta, gentile, ironica, la «regina del cachemire» che ha portato il made in Italy nel mondo, avrebbe apprezzato la dedica di un suo fan romano che aspettava fuori dalla chiesa per darle l’ultimo saluto con un cartello: «Ciao Laura, avrai tanto da fare in paradiso, perché tutti vorranno cambiare look».

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