Corriere della Sera

Il pianeta di Avatar rivive nel parco da 500 milioni di dollari Inaugurato in Florida, riproduce gli scenari del film di James Cameron: dagli alberi sospesi agli animali di Pandora

- Agostino Gramigna

si affacciò dentro il cannotto per vedere cosa c’era».

Un amore che Sabina e i suoi colleghi cercano di trasmetter­e, coinvolgen­do anche i semplici appassiona­ti nei progetti di “citizen science”. «Per una settimana vengono con noi, fanno i turni di osservazio­ne. Imparano a conoscere e a conservare questo patrimonio minacciato dai nostri comportame­nti sbagliati».

Chi sale a bordo in questo periodo può per esempio dare una mano a Nino Pierantoni­o, specializz­ato in bio-acustica, abruzzese che vive a Londra e gira tutti i mari del Mediterran­eo. Sta lavorando a una ricerca sulla crescita dei capodogli. «È incredibil­e la ricchezza di informazio­ni che riusciamo ad ottenere attraverso i suoni

Che Avatar fosse un mondo fantastico lo avrebbe intuito anche un bambino. Ma che quel mondo potesse un giorno diventare reale, cioè essere visitato, calpestato e persino odorato, nessuno lo avrebbe immaginato. Da ieri la cosa è possibile. Basta comprare un biglietto. Il parco tematico più grande del mondo inaugurato ad Orlando in Florida, il «Pandora-World of Avatar», è stato costruito proprio replicando fedelmente il pianeta di Avatar del film del 2009 di James Cameron, campione d’incassi di sempre. Il parco è un’attrazione da 500 milioni di dollari che si trova all’interno dell’Animal Stenelle striate Raggiungon­o il peso di 160 kg Kingdom, uno dei quattro parchi a tema della Walt Disney. Ci sono voluti sei anni, tra progettazi­one e lavori, per realizzare montagne galleggian­ti, fiumi sacri, vegetazion­i incandesce­nti e varie attrazioni su una superficie di 50 mila metri quadrati.

L’inaugurazi­one è avvenuta con un po’ di ritardo sulla data inizialmen­te prevista per il 2016. Come riportato nei giorni scorsi dal Wall Street Journal, l’opera rientra in un piano globale di espansione della Disney. Il futuro immediato si chiama Asia. Agli americani questo terreno appare assai fertile per impiantare nuovi Globocefal­o È un mammifero dei Delfinidi parchi e resort. La spinta viene anche dai risultati: tra il 2012 e il 2016 la Disney ha incrementa­to utile operativo e fatturato (3,3 e 17 miliardi, +31%).

Il regista canadese, quello anche di Titanic, ha giocato un ruolo fondamenta­le nella ricostruzi­one degli scenari visti nel film. Pandora The World of Avatar riproduce fedelmente l’ambiente del pianeta. Forse è qualcosa di più dell’alternativ­a al parco sotto casa di una qualunque città. Per dare l’idea: si può fare un giro nella foresta pluviale con alberi sospesi e piante biolumines­centi, incontrare animali alieni e mangiare cibi ispirati alla cucina A passeggio Il parco «Avatar» di Orlando, California dei Na’vi, gli esseri alti anche più di 3 metri che abitavano la fauna di Pandora. Considerat­a la dimensione dell’opera, era difficile immaginare l’inaugurazi­one senza polemiche. Il parco, dicono i detrattori, è ispirato ad un film di successo ma datato. Chi si ricorda ancora di Avatar? La risposta potrà arrivare solo dal numero di visitatori. E dal successo o meno dei prossimi capitoli di Avatar al cinema, forse, nel 2018. Sempre con Cameron al lavoro. Il quale, c’è da scommetter­ci, spererà in un traino mediatico. Questa volta dal parco.

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