Il Premio letterario La Quara per battere l’indifferenza

Sarà dedicato quest’anno a un tema particolare il Premio La Quara, concorso letterario per racconti brevi che prende il nome dall’omonima piazza La Quara (significa «incrocio di vie») di Borgo Val di Taro (Parma). Il tema è l’«indifferenza», ispirato da uno dei giurati, Liliana Segre, sopravvissuta alla deportazione ad Auschwitz. Riservato a opere inedite di massimo 15 mila battute, aperto a tutti, il premio — alla quarta edizione — è organizzato da Biblioteca Manara e Comune di Borgo Val di Taro, con il sostegno della Valtarese Foundation di New York e di Intesa Sanpaolo. Come spiega Antonio Ferrari, editorialista del «Corriere della Sera» e presidente della giuria: «L’indifferenza è il tema chiave di questo periodo nel mondo, richiama non solo il momento terribile dell’Olocausto — “Indifferenza” è la scritta che campeggia all’ingresso del Memoriale della Shoah di Milano — ma anche l’indifferenza nei confronti di tutti i genocidi, nei confronti dei migranti e di chi scappa dalle guerre, quell’abulia che papa Francesco non manca mai di condannare». Il limite per l’invio dei lavori è il 20 giugno, data a partire dalla quale i racconti verranno scelti dalla giuria, composta, oltre che dal presidente Ferrari e da Liliana Segre, da Ferruccio de Bortoli, presidente del Memoriale della Shoah di Milano ed ex direttore del «Corriere della Sera», da alcune settimane in libreria con Poteri forti (o quasi), edito da La nave di Teseo. Con loro in giuria, gli scrittori Caterina Soffici e Marcello Simoni. I dieci racconti semifinalisti usciranno in antologia. Tra di essi verrà scelta la cinquina finalista, che sarà premiata il 26 agosto a Borgo Val di Taro, mentre il racconto vincitore sarà anche pubblicato nella sezione Cultura del sito del «Corriere». (ida bozzi)