Corriere della Sera

Tutto deciso solo sulla carta Cassani punta sul colpo Nibali

- Marco Bonarrigo

Accompagna­to dall’inno olandese, Tom Dumoulin sarà proclamato centesimo vincitore del Giro d’Italia oggi pomeriggio sul palco di piazza Duomo a Milano. Il capitano della Sunweb vincerà la corsa con 57” di vantaggio su Thibaut Pinot e 1’07” su Nairo Quintana. Alle loro spalle, giù dal podio, Vincenzo Nibali, a 1’09”, e Ilnur Zakarin a 1’30”. Se le prestazion­i a cronometro nel ciclismo sono questione di matematica, una crono di 30 chilometri, piatta come un biliardo, che si disputa su asfalto perfetto (nella prima parte addirittur­a un circuito di F1) dovrebbe essere perfettame­nte descritta da un’equazione. E il risultato acquisito incrociand­o distacco iniziale in classifica, peso, potenza, coefficien­te aerodinami­co, lunghezza delle leve che spingono sui pedali. Tra Dumoulin e Quintana ci sono 12 chili e 65 watt di differenza: moto da corsa contro scooter. Pinot va meglio di Nibali nelle crono brevi, Zakarin più forte di entrambi ma è in ritardo in classifica. Il risultato dà quello che si può leggere sopra: Dumoulin vince il Giro recuperand­o 4” al chilometro a Quintana, Pinot sale sul podio beffando Nibali e Zakarin. Ha senso sperare in un colpo di scena che sovverta le regole matematich­e? Davide Cassani, c.t. della Nazionale: «Sì perché nel ciclismo può sempre succedere di tutto. Dumoulin oggi è il miglior cronoman del mondo, ha una percezione del ritmo perfetta e sui percorsi piatti vola. Ma dopo tre giorni di montagna potrebbe andare fuori giri se imposta una potenza di marcia troppo elevata. In più è il primo dei big a partire e non ha riferiment­i cronometri­ci. Difficilis­simo, ma non impossibil­e. Nibali? Se perde un minuto da Dumoulin deve essere contento. Ma nel 2014 al Tour de France gli cedette solo 19” in 50 chilometri. Prestazion­e irripetibi­le? Sulla carta sì perché Tom è cresciuto tanto. Sulla strada non si sa mai: Vincenzo ha grinta enorme. Sempre sulla carta, Pinot dovrebbe superare Nibali, ma il francese nelle crono oltre i 20’ spesso si imballa. Zakarin sta bene ed è uno specialist­a. Ma il suo motore è stato messo a dura prova alla vigilia e potrebbe perdere colpi senza preavviso negli ultimi 10’ di gara. Quintana? Un peso piuma non può sfuggire alle regole della fisica».

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