Corriere della Sera

Olimpico esaurito per l’ultima di Francesco La Roma deve vincere se vuole il secondo posto

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Ieri l’antipasto, quando la Roma ha aperto le porte di Trigoria e i tifosi si sono riversati dentro per farsi firmare di tutto da Francesco Totti. Un bambino che non aveva né maglie, né foto né fogli si è fatto autografar­e la mano.

Oggi il resto, prima durante e dopo Roma-Genoa, ultima gara in gialloross­o del numero 10, a conclusion­e di una carriera sempre con la stessa maglia: 25 stagioni, 785 presenze e 307 gol (618/250 in serie A; 59/18 in Coppa Italia; 103/38 nelle Coppe europee; 5/1 in Supercoppa italiana). Sarà l’ultima volta che Totti «potrà vestire» quella maglia che da sempre è la più venduta e che lo sarà anche l’anno prossimo, visto che è in produzione. La maglia «nuova» verrà vestita oggi da tutta la squadra.

L’Olimpico è sold out da settimane, con i bagarini in azione. In tutta la stagione non era mai successo. Le richieste erano tali da poter riempire lo stadio tre volte. La Roma regalerà ai tifosi presenti il match program in edizione speciale: diventerà un pezzo da collezione. Il Genoa, per bocca del suo allenatore Ivan Juric, ha promesso battaglia: «Del Tottiday non me ne frega niente, andiamo a fare la nostra partita». La Roma deve vincere per essere sicura del secondo posto e del passaggio diretto in Champions. È una partita da 30 milioni, ma i tifosi gialloross­i pensano al sentimento e non (solo) alla finanza.

Il presidente Jim Pallotta sarà presente e, nei prossimi giorni, incontrerà Totti e Spalletti. Il primo deve ancora avere rassicuraz­ioni sul ruolo di dirigente (voluto per lui dal club), il secondo deve salutare per andare (di sua scelta) all’Inter.

Per Pallotta, che fa capire che Totti accetterà l’incarico per lavorare con Monchi, «sarà un privilegio essere allo stadio Olimpico, assieme ad altri 70.000 tifosi, per assistere alla fine del primo volume di una carriera leggendari­a. È la fine

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