Corriere della Sera

Il «paracadute» che avvelena la corsa salvezza

- Carlos Passerini

Arsenico e vecchi sospetti. È la volata salvezza, bellezza: Empoli punti 32, Crotone 31, in mezzo balla un punto solo ma stasera prima di andare a nanna una delle due scende in B. Nota bene: in caso di arrivo a pari punti se la sfanga l’orgogliosa banda di Davide Nicola (foto). Si gioca alle 20.45, in uno Scida pieno come un uovo i calabresi ricevono la Lazio che deve però vincere per riacchiapp­are il quarto posto dopo la vittoria di ieri dell’Atalanta, i toscani invece se la vedono fuori casa col Palermo. Eccoli lì i sospetti, causati dal cosiddetto «paracadute», il tesoretto che si spartiscon­o ogni anno le tre retrocesse e che crea imbarazzi e polemiche a fil di sirena. Succede questo: causa meccanismo della divisione del malloppo, che si basa sugli anni di permanenza in A come se fosse una specie di Tfr, un trattament­o di fine rapporto, i siciliani guadagnere­bbero ulteriori 15 milioni (ma solo in caso di fallita promozione l’anno venturo) se a scendere con loro fosse il Crotone anziché l’Empoli. Situazione spiacevole, avvelenata, e a poco sono servite le dichiarazi­oni dell’allenatore rosanero Bortoluzzi («saremo seri, ce la giocheremo») e del d.s. calabrese Ursino, convinto che alla fine «trionferà lo spirito sportivo». Ci risentiamo stasera.

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