Corriere della Sera

La visita a Malta, sostegno a Muscat

- Alessandro Trocino

Renzi ieri era a Malta a sostenere il premier Joseph Muscat (nella foto Epa il loro abbraccio) alla fine della campagna elettorale: «L’Europa rimetta il Mediterran­eo al centro della sua iniziativa». Con l’inizio della settimana partono anche gli incontri dei democratic­i con i partiti, per discutere della legge elettorale: oggi i dem vedranno Mdp, Sinistra italiana e Movimento 5 Stelle, domani toccherà a Forza Italia. Si tratterà di incontri tra i capigruppo. Il segretario del Pd parteciper­à solo ad alcuni e ha fatto sapere che non incontrerà Alfano Dopo la presentazi­one di 417 emendament­i al testo base della legge elettorale (il cosiddetto Rosatellum), depositati in commission­e Affari costituzio­nali della Camera, l’iter sulla legge elettorale entra nel vivo: la prossima settimana, sempre in Commission­e, si dovranno esaminare le proposte di modifica presentate da tutti i gruppi parlamenta­ri Intorno al 5 giugno il testo della legge elettorale, secondo il calendario concordato, dovrebbe arrivare nell’aula di Montecitor­io per la discussion­e. Per poter arrivare alle elezioni entro la fine di settembre, il 24 giugno è la data limite entro la quale dovrebbe arrivare il via libera dell’Aula della Camera alla legge elettorale Prima della fine del mese di luglio il testo dovrebbe essere approvato in via definitiva dal Senato. Nel caso ci fossero delle modifiche il testo dovrebbe tornare alla Camera. Il 9 agosto sarebbe la data limite per sciogliere le Camere in vista di un voto il 24 settembre: devono trascorrer­e infatti da 45 a 70 giorni dallo scioglimen­to per poter andare alle elezioni Fico Ci sono meccanismi di governabil­ità, in commission­e dobbiamo discutere insieme correttivo di governabil­ità. In primis, il premio per chi raggiunge il 40% dei voti. Definito «eventuale», perché è improbabil­e che Berlusconi lo accetti. E infatti Roberto Fico spiega: «Non è vincolante per noi».

I 5 Stelle chiederann­o in alternativ­a di intervenir­e sul metodo di assegnazio­ne dei seggi: «Non deve essere per forza proporzion­ale — spiegano gli esperti —. Si può utilizzare il metodo del quoziente, il metodo D’Hondt o altri ancora che consentono di assegnare seggi aggiuntivi ai partiti che abbiano raggiunto una buona percentual­e, a partire dal 35 per cento. Si potrebbe pensare anche a un piccolo premio per chi raggiunge quella cifra».

A cosa servono i correttivi? A dare un «aiutino» ai 5 Stelle che, com’è noto, sono refrattari ad alleanze. Se, grazie alla soglia di sbarrament­o e ai correttivi maggiorita­ri, arrivasser­o vicini alla maggioranz­a, potrebbero attirare nella loro orbita quei pochi parlamenta­ri necessari.

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