«Tra gli adolescenti c’è un rischio psicosi»
Maura Manca, psicoterapeuta, presiede l’Osservatorio nazionale sull’adolescenza e ha pubblicato «L’autolesionismo nell’era digitale».
C’è tanto Blue Whale fra i giovani italiani?
«Tantissimo. In questi giorni la questione è esplosa. Nel senso che più o meno tutti ne sanno qualcosa, ne parlano, vanno a cercarlo perché vogliono vedere se esiste. Tutto questo crea allarme e confusione. Il 95% dei ragazzini che incontriamo, e mi creda ne vediamo tantissimi, ci pongono la questione del Blue Whale».
In che modo?
«Quelli più piccoli, fra i 10 e i 12 anni, sono spaventati. Alcuni hanno gli incubi e hanno il terrore di usare gli hashtag perché pensano che siano quelli a portare ai tutor. Qualcuno ci a detto: non uso più nessun hashtag perché se sbaglio magari mi contattano. I più grandicelli, invece, non capiscono: non riescono a concepire che qualcuno possa manipolarli fino a indurli a farsi del male. Fanno mille domande».
Ma quanto c’è di reale nel Blue Whale in Italia?
«Lo teniamo sotto controllo da mesi. Alcuni segnali ci dicono che qualcosa è arrivata, ci sono casi sospetti. Ma il guaio di questi giorni è che adesso ogni forma di autolesionismo viene etichettata come Blue Whale e non va bene. Anche perché due adolescenti du dieci sono autolesionisti e vogliono mostrarsi perché cercano attenzione. Così ci sono migliaia di profili con foto di autolesionismo e quindi migliaia di allarmi falsi sul Blue Whale. Sta diventando una psicosi».
Qual è l’identikit di una potenziale vittima?
«Un adolescente fragile, una mente labile che trova dall’altra parte una personalità psicopatica capace di adescarlo e manipolarlo. Di là c’è qualcuno che lo fa sentire valorizzato e lui si lascia guidare».
C’è un rischio in tutto questo allarme?
«Almeno due. Da una parte rischiamo che fra le tante segnalazioni che ci arrivano ci perdiamo proprio quelle reali e dall’altra c’è il pericolo che questa ondata di informazioni, non sempre diffuse in modo corretto, stimolino la curiosità di chi sarebbe rimasto fuori da tutto questo».