Corriere della Sera

Il Milan si butta via ma la vera partita è quella per Gigio

Vince il Cagliari, Bacca sbaglia un rigore

- Arianna Ravelli

Quando era al Milan, cucciolo tra i cuccioli, con le maglie degli Allievi nazionali e in Primavera, l’ombra di Gigio Donnarumma gli dava un bel po’ fastidio. Così, dopo essersene andato sbattendo la porta, ieri Luca Crosta, 19 anni, all’esordio in A, ha deciso di togliersi una bella soddisfazi­one, parando un rigore a Bacca (cui aveva già negato un gol nel primo tempo: è un addio tremendo per il colombiano) e guadagnand­osi gli applausi in una gara a suo modo storica, l’ultima del Cagliari al Sant’Elia.

Non gli è riuscito, però, di rubare al vecchio concorrent­e le luci della ribalta, perché Donnarumma resta fisso sotto i riflettori: intanto, non è stato fenomenale nel respingere la punizione di Joao Pedro su cui si è avventato (partendo in fuorigioco) Pisacane, per il gol della vittoria del Cagliari, allo scadere del recupero. Un «mezzo errore», secondo Vincenzo Montella, tra altri buoni interventi, come l’uscita su Farias quando il Cagliari già conduceva 1-0 per il gol di Joao Pedro (il primo tempo è stato molto ben giocato dai ragazzi di Rastelli e pessimamen­te dal Milan, che si sveglia nella ripresa e conquista il momentaneo pari con Lapadula, sul secondo rigore concesso dall’arbitro Abisso: il capitombol­o finale avviene dopo che Paletta raggiunge Apolloni per il record di rossi in una stagione: cinque). Soprattutt­o il caso Donnarumma

è candidato a diventare il tormentone dell’estate 2017, altro che il karma di Gabbani. In quello che è anche un confronto mediatico, l’ad Marco Fassone ribadisce che ha fretta di conoscere una risposta da Mino Raiola (con cui i contatti negli ultimi tempi erano stati fitti) e non esclude, in caso di risposta negativa, «un piano B», che «non è stato ancora stabilito». Si può pensare al confino di Gigio in tribuna (ma non è questo l’esito più probabile) oppure si può pensare il piano B sia la cessione. «Gigio sa che noi siamo disposti a fare sacrifici ragionevol­i per tenerlo», dove la parola chiave è «ragionevol­i» (ma la proposta di 3,2 milioni di ingaggio potrebbe dover salire). «Mi pare di percepire nei suoi occhi la voglia di rimanere — continua Fassone —. Quello che non possiamo fare è aspettare: vogliamo sapere se abbiamo un portiere o un portiere in scadenza. La tribuna? Nessuna società potrebbe avere in mente qualcosa del genere. Sono fiducioso, ma dobbiamo avere un piano B».

Ci vorrà tempo, forse oltre il 30 giugno. Se Gigio è un mistero, molti altri addii sono una certezza (Honda ha fatto il capitano prima di salutare, dell’11 di ieri forse il solo Suso potrebbe essere titolare nel Milan del futuro), così come Montella. «Sarà sicurament­e il nostro allenatore», chiarisce Fassone, anche se è difficile che firmi il rinnovo prima delle vacanze.

Fassone Il rinnovo? Ho fiducia, ma non possiamo aspettare Dobbiamo avere un piano B

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Tormentone Gigio Donnarumma si candida a diventare il tormentone dell’estate
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