Temperature sopra i 30 gradi A maggio è normale
«Siamo avvolti da un’ondata di calore dai toni normali, in una situazione però anomala che ormai si manifesta da una quindicina d’anni a maggio» spiega Massimiliano Pasqui dell’Istituto di biometeorologia del Cnr. «E quindi viviamo un lieve anticipo dell’estate meteorologica che ormai è alle porte».
A scatenare il flusso d’aria calda che arriva dalle regioni del Nordafrica (Marocco, Algeria), con temperature anche sopra i 30 gradi, è un anticiclone, cioè una zona ad alta pressione posizionata sui Balcani: sta attraversando il Mediterraneo concentrandosi sulle regioni dell’Italia settentrionale e sui Paesi europei (l’area del Centrosud della Penisola non ne è toccata). Di conseguenza, al Nord il termometro è salito di cinque gradi sopra la media stagionale. Va ancora peggio in Spagna e nei Paesi del Centro Europa, dalla Francia alla Germania fino alla Polonia, con eccessi anche di dieci gradi centigradi. Pasqui aggiunge: «La situazione si avverte più negativamente perché si inserisce in un periodo di siccità che si trascina da un inverno già segnato da scarse precipitazioni».
L’anticiclone sui Balcani, che richiama aria calda dal Nordafrica, ha provocato una variazione nella circolazione delle correnti, generando questo caldo insolito. Nella notte tra mercoledì e giovedì il fenomeno dovrebbe attenuarsi lasciando via libera alle correnti più fredde dal Nord Atlantico, accompagnate da temporali locali e dal ritorno in varie zone di temperature più simili a quelle del periodo. A oggi il fine settimana
Il meteorologo «Ondate di calore precoci si registrano da almeno una quindicina d’anni, sono un segno del cambiamento climatico»
si prevede variabile con una ventilazione che eliminerà anche il ristagno di aria calda dalle città. «Ondate di calore precoci con caratteristiche simili — prosegue il fisico del Cnr — non sono più una rarità: nelle nostre regioni si registrano da almeno una quindicina d’anni e rappresentano una delle impronte del cambiamento climatico in tutta l’area Mediterranea».
Tuttavia anche se torneremo a respirare aria normale le previsioni più a lungo termine, pur nella loro incertezza, non promettono nulla di buono. «Le elaborazioni in corso — sottolinea Massimiliano Pasqui — fanno emergere la prospettiva di un’estate caratterizzata da ondate di calore ristrette nel tempo, ma frequenti nell’arco dell’intera stagione. Questa è l’estate che ci attende: ci dobbiamo abituare a condizioni climatiche anomale, che ormai stanno diventando normali».