Corriere della Sera

Intesa Sanpaolo, nel piano spunta l’ipotesi di chiusura di 1.000 filiali

- Federico De Rosa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Intesa Sanpaolo sta dando il tocco finale a una nuova strategia per spingere le sue attività di assicurazi­one e asset management, tagliando al contempo i costi e il numero di agenzie». Lo scrive il Financial Times, che ieri ha dedicato un lungo articolo alle mosse di Carlo Messina, rivelando alcune dettagli della strategia che il ceo di Intesa sta mettendo a punto. Il nuovo piano strategico sarà presentato all’inizio dell’anno prossimo, insieme ai risultati annuali e, scrive il quotidiano della City «includerà la chiusura di centinaia di filiali, lo sfoltiment­o per centinaia di milioni di euro della base dei costi e la riduzione di un terzo del portafogli­o dei non performing loans», secondo quanto avrebbe spiegato lo stesso Messina agli investitor­i.

Il taglio delle filiali è una conseguenz­a dell’acquisizio­ne avvenuta a gennaio di quest’anno di Itb, la banca dei tabaccai ribattezza­ta Banca5, che conta oltre 20 mila punti vendita. Intesa punterebbe a raddoppiar­li nell’arco del piano, aumentando anche i servizi e i prodotti distribuit­i nelle tabaccheri­e. Questo andrà inevitabil­mente a creare sovrapposi­zioni, che nell’ottica dell’ulteriore riduzione del cost income (Intesa è tra le banche europee con i costi più bassi del sistema) e lo sviluppo della multicanal­ità, potrebbe portare secondo il Financial Times alla riduzione «dell’attuale network, formato da 3000 agenzie, di circa un terzo». Quanto ai crediti in sofferenza, l’obiettivo, indicato da Intesa Sanpaolo alla Bce, sempre secondo l’Ft, sarebbe quello di portare dal 14,4% al 10,5% il peso in portafogli­o degli Npl entro il 2020.

Sul fronte dei ricavi, Messina starebbe invece predispone­ndo «un piano aggressivo per aumentare la quota di mercato nell’attività assicurati­va e rafforzare le attività di gestione del risparmio con l’aggiunta di altri 100 miliardi», secondo le voci, in modo da cambiare il profilo dei ricavi di Intesa Sanpaolo in un momento di tassi bassi, che vede anche «il rischio di una nuova fase di volatilità per il settore bancario». Ma il Financial Times ritiene anche che il nuovo piano di Messina sia la risposta al rafforzame­nto del principale concorrent­e, Unicredit, «con l’arrivo di Jean Pierre Mustier» che attraverso l’aumento di capitale da 13 miliardi ha provocato uno «spostament­o da parte degli investitor­i da Intesa a Unicredit».

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