Via dalla depressione il Milan pensa in grande al mercato e a investire
SANTA MARGHERITA DI PULA Vincenzo Montella ci ha provato. Se, come ha ribadito anche l’ad Marco Fassone al workshop degli sponsor in corso in Sardegna, per far ripartire il Milan sono necessari ingenti investimenti iniziali, allora forza, questi sono il momento e la platea giusti. «Se voi sponsor fate uno sforzo e ci date un po’ più di soldi, magari prendiamo sia Morata che Belotti, possono anche giocare assieme...», butta lì il tecnico.
Il pubblico, con in prima fila Renzo Rosso, patron di Diesel, che sarà sempre più coinvolto nel Milan cinese e non è difficile capire perché («Nel 2022 il 60% dei prodotti della moda saranno venduti in Cina»), apprezza la battuta. Che naturalmente va presa come tale (e comunque Morata è più realistico di Belotti), ma che è indicativa di un certo clima: il Milan che riparte si è tolto di dosso la patina della depressione che contagiava gli ultimi mercati. Oggi si può pensare in grande anzi, in un certo senso, si deve pensare in grande. Un impegno così importante («L’acquisto del Milan ha superato il miliardo di euro, è secondo solo a quello del Manchester United», ha ricordato Fassone) deve trasformarsi da un gigantesco debito (quale è al momento, compreso il prestito del fondo Elliott: 120 milioni nel Milan, 303 in totale, che tra 18 mesi sarà rifinanziato) a un investimento redditizio, o, almeno, sostenibile. Per questo c’è un piano che guarda alle potenzialità della Cina per marketing e licensing, ai suoi sponsor, ai 50 milioni di calciatori che il governo vorrebbe formare nel 2025 e che il Milan vorrebbe crescere creando accademie e leghe giovanili.
Ci sono dieci persone dell’agenzia Mailman che da due anni (idea di Barbara Berlusconi) studiano come aiutare il Milan sul mercato cinese; entro giugno sarà costituita la società Milan China (i manager sono già stati scelti). Ma è chiaro che ci vorrà tempo per far funzionare questa macchina e il Milan deve rinforzarsi subito. Perché per ripartire non bisogna mancare l’ingresso in Champions il prossimo anno. Per questo il proprietario Yonghong Li ha stanziato per il mercato un budget a tre cifre. Almeno 100 milioni di euro: dopo Musacchio, stamane alle 8 toccherà a Kessie effettuare le visite mediche. Ma il centrocampo potrebbe arricchirsi di un altro colpo, con Corentin Tolisso del Lione che è diventato un obiettivo vero (costo 40 milioni). E poi naturalmente l’attaccante, con i nomi soliti (Aubameyang compreso).
La priorità di Fassone resta però sempre Gigio Donnarumma: «Lui non lo sa, ma io ho già la sua firma, gli ho chiesto l’autografo su un foglio bianco, è nelle mie mani», l’altra battuta di Montella, primo alleato della società. Incontri
Montella Se voi sponsor ci date più soldi magari prendiamo sia Morata sia Belotti, possono giocare insieme... Budget e piano cinese Già pronto un budget a tre cifre e c’è un piano che guarda alle potenzialità della Cina
con il procuratore Raiola al momento non sono in agenda, anche se non mancano i contatti con il ds Mirabelli. Fassone ha ribadito di aver fretta, perché per il raduno (che sarà il 5 luglio, test atletici il 3 e il 4) vuole che la fisionomia della squadra sia chiara. Non vorrebbe un portiere in scadenza. È più possibilista, invece, sull’avere un allenatore in scadenza: per il rinnovo
di Montella sembra non esserci urgenza, ma la fiducia c’è e non è escluso che la firma arrivi prima dell’inizio della prossima stagione. Ora Montella partirà per un viaggio in Vietnam, Cambogia e Cina, al suo ritorno potrebbero esserci novità.