Corriere della Sera

«I giovani nell’Under 21» Ventura costretto al sì

- Alessandro Bocci Paolo Tomaselli

«I giovani migliori vanno all’Europeo Under 21», annuncia Renzo Ulivieri, vice presidente federale con delega sul Club Italia. L’ordine è partito da Carlo Tavecchio e Gian Piero Ventura non può che abbozzare. Sino a due mesi fa, quando stava per diventare d.t., sembrava che la questione fosse di competenza dell’allenatore azzurro. Ora il suo raggio d’azione si è ristretto. Non è mancanza di fiducia, visto che riceverà un bonus di 500 mila euro in caso di qualificaz­ione al Mondiale. «La decisione è politica», spiega Ulivieri. La verità è che da d.t. Ventura avrebbe impedito a Romagnoli, la pietra dello scandalo, di andare all’Europeo baby per averlo fresco il 2 settembre in Spagna. Da c.t. deve adeguarsi. I ragazzi hanno spinto per andare con Di Biagio. Romagnoli, alle prese con una sofferenza al menisco del ginocchio sinistro, avrebbe avuto la scusa per disertare l’azzurro. Invece, visto che non si opererà, ha dato la disponibil­ità e si taglierà le ferie. Lo faranno anche Rugani, Bernardesc­hi e Gagliardin­i. I dubbi sul viaggio con l’Under 21 assillano Donnarumma (soprattutt­o il suo manager Raiola), preoccupat­o da un’estate di fuoco senza vacanze. qui c’era un alone di pessimismo davvero notevole parlando dell’Europa. Adesso è diverso. Ma la Juve non ha perso 6 finali, ne ha giocate 8: la prospettiv­a dev’essere questa, perché l’importante è esserci e non è facile, ma è straordina­rio. Adesso siamo al posto giusto nel momento giusto. Dobbiamo essere bravi e anche un po’ fortunati».

La seconda criticità: «Higuain non decide mai le finali? Magari sabato farà gol — rilancia Allegri —. Lui deve stare sereno e fare la partita giusta. Anche prima della semifinale col Monaco si diceva che non segnava mai e ha fatto una doppietta. Gonzalo farà una grande partita».

Criticità numero tre, la più importante: il Real Madrid. «È giusto che tra noi ci sia ottimismo, ma non è giusto dire che siamo i favoriti — sottolinea Allegri, preferendo di gran lunga il ruolo di outsider —. Hanno vinto due Champions in tre anni e sono abituati a giocare le finali. Sappiamo che davanti c’è un avversario cresciuto molto anche rispetto al Real che abbiamo battuto in semifinale due anni fa. L’unico dubbio di Zidane è tra Bale e Isco? Col primo sono più ordinati ma meno fantasiosi, col secondo più fantasiosi ma meno ordinati».

Ma la cosa più importante sabato quale sarà? «L’equilibrio — risponde Max, dimostrand­o di preferire il Real con Bale in campo —. In una finale non c’è rivincita e devi avere la forza mentale di rimanere sempre dentro la partita». Una forza che questa Juve sente di avere.

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