«Lecito cacciare cani e gatti se sono randagi» Bufera in Puglia
Botta e risposta sui social tra il governatore della Puglia Michele Emiliano e il Movimento 5 Stelle. «Qualche burlone sedicente 5 Stelle (ma io non ci credo) ha messo in giro un post Facebook che dice che in Puglia si aprirà la caccia a cani e gatti. È una caxxata totale. In Puglia mai nessuno darà la caccia a cani e gatti, dovrebbero passare sul mio cadavere. Bannate quel deficiente che vi ha detto queste bugie. Fate girare. Grazie». I grillini hanno replicato su Twitter e poi nell’aula consiliare, accusando il governatore di «diffondere notizie completamente false solo per gettare discredito sul M5S e sui suoi militanti, senza neanche essersi preso la briga di effettuare la minima verifica. Non solo non è stato il M5S a diffondere la notizia, che è invece partita da importanti associazioni animaliste, ma la notizia che Emiliano tentava di smentire fa riferimento a un provvedimento che si discute domani in Consiglio (oggi, ndr)». In effetti a pubblicare la notizia su Facebook era stato l’Ente nazionale protezione animali, che aveva «postato» il disegno di legge N. 67 del 2 maggio 2017 sulle «Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio». Norme che si discuteranno oggi in seduta congiunta di II e IV Commissione in Consiglio regionale. «Contengono alcuni passaggi quantomeno ambigui, che tirano in ballo le specie domestiche inselvatichite», hanno spiegato i consiglieri M5S, aggiungendo: «Quello odierno è un episodio che la dice lunga sulla leggerezza spaventosa con la quale Emiliano, che non è un cittadino qualsiasi e ha il dovere di verificare una notizia, gestisce il suo compito. Ci auguriamo che smentisca e si scusi con tutti gli attivisti del M5S».