L’amarezza di Ventura, il c.t. isolato
L’allenatore se la prende con Ulivieri: «Forse vuole il suo spazio». Maldini pronto se Oriali se ne va
DAL NOSTRO INVIATO
Le ultime parole della prima conferenza stampa di Gian Piero Ventura, accompagnate da un sorriso amaro, fotografano perfettamente lo stato d’animo dell’allenatore azzurro: «Chiudo con una battuta da d.t. facendo un sincero in bocca al lupo alla Under 20 che si è qualificata per gli ottavi del Mondiale».
Il ruolo di direttore tecnico gli era stato promesso e invece nel giro di 40 giorni lo scenario è cambiato radicalmente e i soldi (adeguamento del contratto e bonus qualificazione per una cifra complessiva superiore a 500 mila euro) non bastano a rintuzzare la delusione.
Non è un discorso di cariche, sia chiaro. A Ventura non importa essere chiamato c.t. o d.t.. Ma è cosa c’è dietro che un po’ lo ferisce, a poche ore dalla prima uscita della Sperimentale, fatta con i giovani degli stage fortissimamente voluti da lui. Stasera a Empoli contro San Marino, in una partita che non vale per il ranking, giocano i ragazzi di domani «perché
Il calcio italiano cresce, ma l’Uefa lo boccia. «Continuate a soffrire a causa di stipendi e costi», sottolinea Traverso, inviato da Nyon alla presentazione del report della Figc per la stagione 2015-16. E certi numeri fanno impressione: «Il dato sul patrimonio netto ci aiuta a capire: l’Italia è attorno ai 100 milioni di euro, la Germania supera il miliardo. E in futuro il distacco è destinato ad aumentare». Basti pensare che, negli ultimi dieci anni, in Europa sono stati realizzati 165 nuovi stadi, in Italia tre. Il presidente federale Tavecchio (foto) però non è così allarmato. Anzi. «Prima c’era bisogno dell’antibiotico, ora è sufficiente un’aspirina». Un malato lieve, insomma: «Il calcio in Italia è vita per oltre un milione di persone, un dato nettamente superiore rispetto all’estero. Poi è vero che i costi devono tornare normali e il numero delle squadre professionistiche va ridotto». Le 120 pagine del report sono state illustrate davanti all’ex premier Enrico Letta, il quale si è rivolto al dg juventino Marotta (presente assieme è appesa alla salute e alla buona volontà della BBC (Barzagli, Bonucci e Chiellini) e in vista della Spagna, il 2 settembre, il tecnico è preoccupato. Invece, per volere di Tavecchio, i migliori giovani vanno con Di Biagio e faranno poche ferie. Ulivieri ha semplicemente ratificato la decisione. La sua improvvisata conferenza stampa ha timbrato la decisione federale e acuito il disagio di Ventura, che si sente isolato nella grande famiglia azzurra e non sente riconosciuti i suoi meriti: la crescita nel ranking (se battiamo l’Uruguay possiamo entrare tra le prime 10) e il rinnovamento.
Tavecchio e il d.g. Uva hanno però una visione più ampia: ora l’obiettivo è provare a vincere l’Europeo Under 21. Il paradiso di Ventura può attendere. E se Oriali dovesse davvero andare all’Inter (o al Chelsea di Conte), il nuovo team manager potrebbe essere Paolo Maldini. Ma per adesso è più una suggestione che una trattativa vera e propria.
Le parole del d.t. mi hanno sorpreso, ma di sicuro è arrivato fuori tempo massimo Con Di Biagio ero già d’accordo, voleva tutti gli azzurri e glieli ho concessi