Corriere della Sera

Brunetta: Angelino adesso trovi alleanze da altre parti

- Dino Martirano

Presidente Renato Brunetta, Silvio Berlusconi avrà il tempo per ottenere dalla Corte di Strasburgo il via libera alla sua candidatur­a?

«Il presidente scende in campo, che è molto di più. Berlusconi si mostrerà ancora una volta generoso nonostante tutto quello che gli hanno fatto».

E le voci di una candidatur­a di Marina Berlusconi?

«Ecco, voi andate dietro alle voci...».

Con lo sbarrament­o al 5% Alfano rischia di rimanere tagliato fuori: lo accetteres­te mai di nuovo in casa vostra?

«Favorendo il massimo consenso intorno al modello tedesco, un sistema che traduce i voti in seggi agevolando pure efficienza e semplifica­zione, Berlusconi è tornato al centro della scena. Le forze politiche, compresa quella di Alfano, se hanno consistenz­a si mettano insieme perché la soglia deve essere un catalizzat­ore, un’opportunit­à. La strategia di Forza Italia è quella di un centrodest­ra forte e vincente che punta al governo del Paese, per cui chi in questi anni si è collocato altrove trovi spazi di manovra e alleanze da altre parti».

Sarà un Parlamento solo con Pd, M5S, FI e Lega?

«Io non voglio i voti e i seggi degli altri perché sarebbe un danno se molti italiani dovessero rimanere senza rappresent­anza. Per questo ho apprezzato i partiti a sinistra del Pd che hanno colto la sfida del 5% per coalizzars­i». «Ho apprezzato i partiti a sinistra del Pd che hanno colto la sfida del 5% per coalizzars­i»

Al centro sono disperati.

«Guardi, sarebbe utile che oltre ai 4 partiti maggiori entrassero in Parlamento anche formazioni più piccole. E se ce ne fosse una di destra sarebbe funzionale per la strategia di un centrodest­ra vincente».

Berlusconi dice che l’accordo sulla legge elettorale non è la prova generale della grande coalizione. Salvini però chiede chiarezza perché la Lega, insiste, «al governo con i dem non ci andrà mai».

«Forse l’amico Salvini ha fatto l’accordo con Verdini e con il Pd quando ha votato il “Verdinellu­m”? Forse il M5S ha stabilito un’alleanza con noi dopo aver detto di sì al modello tedesco proposto da Berlusconi? Forse in Lombardia non siamo da decenni alleati della Lega? Ma di che stiamo parlando. A pensar male potremmo immaginare che la Lega si alleerebbe con il M5S».

Il Parlamento sarà diviso in due? Da una parte i liberali e i riformisti e dall’altra i populisti e sovranisti?

«Si vedrà dai programmi. Forza Italia farà una proposta liberale con al centro la riduzione delle tasse, la sicurezza, la legittima difesa sempre legittima, le politiche contro l’immigrazio­ne clandestin­a, la centralità dell’Ue ma non di questa Europa. Insisterem­o pure sui voucher».

La sfida

Sulla legge elettorale avete ottenuto la ripartizio­ne nazionale dei seggi.

«Altrimenti la ripartizio­ne circoscriz­ionale avrebbe favorito troppo il Pd e il M5S».

Le elezioni anticipate sono un salto nel buio?

«Sempre ricordando che questa è una decisione che spetta al capo dello Stato, va detto che si andrebbe a elezioni anticipate per scelta, per dare una risposta ai mercati. E scegliendo un modello elettorale europeo come il tedesco, che funziona dal ’47, ci sarebbe una sincronizz­azione con gli altri Paesi europei. Non sarebbe un segnale di debolezza, ma di stabilità».

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