Curare disagio e solitudine con WhatsApp
Il disagio 2.0, fatto di solitudine, angosce e paure, chiede nuovi strumenti di ascolto. Ed è così che ai volontari dell’associazione Telefono Amico di Padova è venuta l’idea: proviamo con WhatsApp. L’esperimento, partito in sordina meno di due settimane fa, è il primo in Italia nel suo genere e pare stia funzionando. Gli operatori di Telefono Amico di Padova hanno inaugurato il nuovo servizio «nella convinzione di poter raggiungere anche chi deve vincere enormi resistenze interiori nel momento in cui vuole chiedere aiuto», come spiega il presidente Antonio Iovieno. Non serve far sentire la propria voce, né rispondere a chi è dall’altra parte della cornetta: digiti il tuo male e clicchi invio. Il centro d’ascolto per ora è attivo dal martedì al venerdì dalle 18 alle 21 (al numero 345.0361628): impossibile fare di più per ora perché il supporto è garantito dai volontari e i volontari hanno avuto bisogno di una preparazione ad hoc. «I ragazzi che si sono finora rivolti a noi con questa chat — spiega Iovieno — hanno tra i 20 e i 30 anni, esprimono una sofferta crisi esistenziale e in qualche caso hanno manifestato pensieri suicidi. Per questo i 20 nostri volontari che hanno dato la disponibilità hanno seguito un corso apposito: saranno loro a cercare di creare anche con i messaggi una sorta di zona di dialogo protetta». L’iniziativa della onlus continuerà per un anno come esperimento, grazie al sostegno del Comune di Padova, di Csvnet e del Centro Servizi Volontariato locale.