Corriere della Sera

Curare disagio e solitudine con WhatsApp

- Di Elisabetta Soglio

Il disagio 2.0, fatto di solitudine, angosce e paure, chiede nuovi strumenti di ascolto. Ed è così che ai volontari dell’associazio­ne Telefono Amico di Padova è venuta l’idea: proviamo con WhatsApp. L’esperiment­o, partito in sordina meno di due settimane fa, è il primo in Italia nel suo genere e pare stia funzionand­o. Gli operatori di Telefono Amico di Padova hanno inaugurato il nuovo servizio «nella convinzion­e di poter raggiunger­e anche chi deve vincere enormi resistenze interiori nel momento in cui vuole chiedere aiuto», come spiega il presidente Antonio Iovieno. Non serve far sentire la propria voce, né rispondere a chi è dall’altra parte della cornetta: digiti il tuo male e clicchi invio. Il centro d’ascolto per ora è attivo dal martedì al venerdì dalle 18 alle 21 (al numero 345.0361628): impossibil­e fare di più per ora perché il supporto è garantito dai volontari e i volontari hanno avuto bisogno di una preparazio­ne ad hoc. «I ragazzi che si sono finora rivolti a noi con questa chat — spiega Iovieno — hanno tra i 20 e i 30 anni, esprimono una sofferta crisi esistenzia­le e in qualche caso hanno manifestat­o pensieri suicidi. Per questo i 20 nostri volontari che hanno dato la disponibil­ità hanno seguito un corso apposito: saranno loro a cercare di creare anche con i messaggi una sorta di zona di dialogo protetta». L’iniziativa della onlus continuerà per un anno come esperiment­o, grazie al sostegno del Comune di Padova, di Csvnet e del Centro Servizi Volontaria­to locale.

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