Corriere della Sera

La sfida low cost dei norvegesi: «Da Roma agli Usa con 180 euro»

Il via a novembre con i voli verso New York e Los Angeles. I piani per Milano

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A parte il volo, tutto il resto si paga extra. La scelta del posto. Il pasto a bordo. Il bagaglio in stiva. Le bibite. Ma è, del resto, la filosofia del viaggio low cost. Pochi servizi, prezzi ridotti. Soltanto che in questo caso la destinazio­ne non è dietro l’angolo. Si atterra lungo la costa orientale americana. O ci si affaccia sul Pacifico. A cifre più basse anche del 20-30% rispetto alla media. Tra cinque mesi decollano da Roma i collegamen­ti a basso costo di lungo raggio di Norwegian, la terza low cost europea per numero di passeggeri (circa trenta milioni nel 2016 di cui un milione nostri connaziona­li).

Dal 9 novembre si parte verso New York-Newark (da 179 euro a tratta) e Los Angeles (da 199 euro). Poi verso San Francisco dal 6 febbraio 2018 (sempre da 199 euro): 115 mila biglietti sono già in vendita da ieri. Con la prospettiv­a, «magari tra un annetto», di ripetere l’operazione a Milano. Perché Bjørn Kjos, amministra­tore delegato di Norwegian, non nasconde i suoi piani.

Il calendario prevede quattro collegamen­ti alla settimana verso New York (dove volano American Airlines, United, Delta Air Lines e Alitalia) e altri due verso Los Angeles (dove opera l’ex compagnia di bandiera) da novembre a feb- braio. Quando a Fiumicino arriverà il secondo Boeing 787 (con 291 posti di cui trentadue in classe Premium e 259 in Economy) i viaggi per la «Grande mela» diventeran­no sei alla settimana e quelli per Los Angeles tre. Su San Francisco la frequenza sarà, all’inizio, di un paio ogni sette giorni.

«Non ci fermiamo qui», dice Kjos al Corriere. «L’Italia e il Sudamerica hanno forti legami e stiamo pensando di collegarle con voli diretti, possiamo farlo perché abbiamo aerei in grado di arrivare lontano». Quanto lontano, l’amministra­tore delegato della compagnia che entro il 2020 avrà 42 jet per il lungo raggio, lo dice da sempre. Da mesi, per esempio, vorrebbe

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