Terza pessima riforma
Caro Aldo, credo che i leader politici stiano progettando la legge elettorale con gli occhi chiusi. Altrimenti capirebbero che i cittadini sono interessati ad altro: tagliare la spesa pubblica, diminuire il carico fiscale, ridurre il debito pubblico, incrementare gli investimenti, privatizzare quello possibile ecc. Ma questo non fa l’interesse del singolo partito. Umberto Gaburro
Guidizzolo (Mn) Non sono d’accordo. La legge elettorale è molto importante per il funzionamento della democrazia. Il problema è che nel 2006 il Parlamento italiano ne ha approvata una pessima, poi ha fatto il bis con l’Italicum, e ora si prepara al tris.
XENOFOBIA
Il caso Borghezio Caro Aldo, Mario Borghezio è stato condannato a risarcire l’ex ministro dell’Integrazione Kyenge con 50.000 euro per «insulti razzisti». La frase incriminata sarebbe: «Gli africani sono africani, appartengono ad un’etnia molto diversa dalla nostra» e ancora «Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano». Poiché faccio fatica a riconoscere un colpevole razzismo in queste affermazioni, potrebbe spiegare a me e forse a molti altri lettori in che senso si tratta di insulti razzisti? Nicola Fabbri
Caro Nicola, il pm Piero Basilone ha sostenuto nella sua requisitoria che il senso complessivo delle frasi di Mario Borghezio fosse che Cécile Kyenge era inadeguata a fare il ministro non per le sue caratteristiche personali, ma per le sue origini congolesi. Il giudice che ha disposto il risarcimento gli ha riconosciuto le attenuanti generiche. Quando un anno fa intervistai Nigel Farage, lui mi parlò benissimo di Trump e Marine Le Pen ma arretrò davanti a un solo nome: «Io non sono un tipo politicamente corretto, però Borghezio è troppo anche per me». Quando ho chiesto a Marine Le Pen se avesse davvero rotto con il passato xenofobo del movimento fondato dal padre, mi ha risposto di non aver mai giudicato in vita sua una persona dal posto da cui veniva, dal nome che portava, dalla religione che professava, dal colore della sua pelle. Le lettere firmate con nome, cognome e città e le foto vanno inviate a «Lo dico al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827579
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Aldo Cazzullo - «Lo dico al Corriere» «Lo dico al Corriere» @corriere
Caro Aldo,
tra le tante peculiarità del nostro Paese, vi è quella di pagare affinché altri prendano la nostra spazzatura. Tra i tanti Paesi a cui devolviamo i nostri soldi affinché prenda i nostri rifiuti vi è l’Austria: gli austriaci ricevono i nostri soldi per fare energia con la nostra spazzatura. A questo punto la domanda è d’obbligo: chi è che fa l’affare, noi italiani o gli austriaci?
Lamezia Terme (Cz)
Cara Angela,