Italgas, piano per ridurre i costi del 15%
Gallo: le dismissioni di Gas Natural? Abbiamo i numeri per vincere
Ci sono le gare per le concessioni a Torino 2, Belluno, Venezia, Massa Carrara e Monza, di cui tre dovrebbero già partire quest’anno, e l’acquisizione di altri piccoli operatori. Ma ad accelerare il piano di crescita potrebbero contribuire gli asset nella distribuzione del gas cittadino messi in vendita in Italia dalla Gas Natural per i quali il gruppo Italgas è in corsa e depositerà un’offerta non vincolante il 23 giugno secondo l’agenda fissata dal gruppo spagnolo. «Partecipiamo per vincere, contiamo di avere i numeri», ha spiegato ieri l’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, nella cornice della presentazione del primo piano industriale della società dopo il distacco da Snam e il ritorno a Piazza Affari a novembre. Gallo e il direttore generale per la finanza Antonio Paccioretti hanno raccontato che la società investirà 5 miliardi in Italia entro il 2023 per rafforzare la posizione di primo operatore nella distribuzione del gas urbano e terzo in Europa con 7,37 milioni di contatori, dietro a Engie e National Grid. Circa 3 miliardi saranno destinati alla crescita organica e in particolare Gallo guarda alla «svolta digitale» della rete, basata sulla «cloud strategy» e sui contatori intelligenti. Ne sono stati installati 2 milioni e altri 6 milioni arriveranno entro la fine del piano. Gli altri 2 miliardi di investimenti saranno concentrati sulle gare d’ambito che consentiranno a Italgas, malgrado i ritardi di queste procedure, di fare crescere dall’attuale 30 al 40% la quota di mercato. L’impegno è di ridurre i costi del 15% entro il 2018. Mentre il dividendo per azione salirà del 4% all’anno fino al 2019. La Borsa ha premiato il titolo che ha chiuso in crescita del 2,12%. Il piano sarà spiegato in un road show che inizierà oggi tra Europa e Usa, visto che il 35% del capitale è in portafoglio agli investitori esteri.