Fincantieri, i paletti di Macron «Voglio altri soci in Stx France»
Il presidente: da rivedere gli equilibri azionari, ne ho parlato con Gentiloni
«Una nuova struttura azionaria». Che consenta di «garantire» commesse industriali, posti di lavoro, ma anche l’indipendenza e la sovranità strategica della Francia. Oltre che «l’eccellenza di Saint-Nazaire», le cui «capacità vanno tutelate». Il presidente francese Emmanuel Macron ieri — nel corso della consegna della nave Msc-Meraviglia proprio nel polo cantieristico affacciato sull’oceano Atlantico — ha annunciato di voler «rivedere» gli equilibri previsti nell’accordo dello scorso aprile per l’acquisizione di Stx France da parte di Fincantieri. «Ne ho parlato con il premier italiano Paolo Gentiloni», ha aggiunto Macron riferendo di aver incaricato il suo ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, di «negoziare nelle prossime settimane».
A conti fatti un dietrofront dell’iper-liberale (ed europeista) Macron. Non del tutto inatteso, leggendo in filigrana alcuni segnali dei giorni scorsi. I sindacati francesi non hanno mai visto di buon occhio l’arrivo de les italiens, tanto da esprimerlo (con due astenuti e due contrari) nel voto sull’intesa quadro, che prevederebbe come primo socio di Saint-Nazaire la Fincantieri (con il 48% delle quote), la fondazione CRTrieste (col 7%), il gruppo militare Dcns (con il 12%) e lo Stato francese con il 33%, partecipazione di minoranza (e di blocco). Tecnicamente Parigi ha ancora in mano la carta per smontare totalmente l’accordo. Ha un diritto di prelazione — della durata di due mesi — per acquistare i cantieri, nazionalizzandoli. Sarebbe una scelta anti-europeista e anti-mercatista difficilmente conciliabile con l’afflato liberale che ha distinto la campagna elettorale di Macron. La realpolitik potrebbe però indurlo a scelte protezionistiche.
Sottotraccia c’è però un motivo elettorale. A giugno in Francia ci sono le amministrative e si vota proprio nella regione della Loira, dove il presidente, Bruno Retailleau, si gioca la riconferma. Proprio due giorni fa ha dichiarato alla rivista specializzata Mer et Marine, che avrebbe fatto appello a Macron per riaprire il dossier.
Il nodo principale riguarderebbe la partecipazione attribuita a CRTrieste, percepita vicina a Fincantieri. Più di qualcuno a Parigi preferirebbe che fosse detenuta da due grossi clienti di SaintNazaire, come Msc e Royal Caribbean. Il caso vuole che il capo di gabinetto di Macron, Alexis Kohler, provenga proprio da Msc. Da Roma, il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, si è affrettato a spegnere il fuoco: «Siamo certi che troveremo soluzioni comuni, sulla base dell’intesa raggiunta poche settimane fa».