Corriere della Sera

Debiti di altri Paesi, il netto «no» tedesco alla condivisio­ne

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(i.c.) Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble (foto), che sta elaborando un progetto di rafforzame­nto della zona euro con il collega francese Bruno Le Maire e i rispettivi capi di governo Angela Merkel ed Emmanuel Macron, ha ribadito un «no» netto a ogni ipotesi di condivisio­ne dei debiti di altri Paesi membri, anche attraverso eurobond o titoli simili. «La posizione di rifiuto degli eurobond e di condivisio­ne del debito non è cambiata», ha fatto sapere Schäuble, tramite la portavoce, in relazione al «Documento di riflession­e» sul futuro della zona euro, diffuso dalla Commission­e europea per cercare di partecipar­e con suggerimen­ti all’iniziativa intergover­nativa di Germania e Francia. I commissari Ue avevano comunque evitato di irritare Berlino, ipotizzand­o entro il 2019 un bond rappresent­ativo di vari titoli di Stato (Sovereign bond backed security) emesso da istituzion­i pubbliche e private senza garanzia comune dei Paesi della zona euro. Solo alla prossima Commission­e, tra il 2020 e il 2025, hanno suggerito di studiare un titolo comune (European safe asset) lasciando ai governi di decidere se non garantirlo o se renderlo simile a un eurobond con garanzia totale o parziale. Gli operatori di mercato hanno già anticipato la scarsa attrazione di questi bond, se non avranno la garanzia comune. Per il resto la Commission­e Ue ha suggerito per il futuro idee da tempo in discussion­e come il ministro del Tesoro della zona euro, Fondo monetario europeo, presidente stabile dell’Eurogruppo, garanzia sui depositi, strategia sui crediti deteriorat­i delle banche e sussidio di disoccupaz­ione su base europea.

Confindust­ria disdetta le intese del distretto conciario

(ri.que.) Con una lettera firmata dal presidente Bernardo Finco le imprese conciarie della Confindust­ria di Vicenza hanno disdettato tutti gli accordi territoria­li del distretto dal 1973 a oggi. «L’auspicio formulato da tutto il consiglio — recita la missiva — è che la decisione assunta, oltre che a evitare l’applicazio­ne di un trattament­o economico uniforme su un settore che vede invece realtà eterogenee, contribuis­ca a liberare risorse da destinare allo sviluppo di strumenti di welfare aziendale». La categoria ha chiuso il rinnovo del contratto ad aprile (più 85 euro in busta paga). Ora un incontro sindacati-Confindust­ria è in agenda lunedì. Di certo le rappresent­anze di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil non hanno preso bene la cosa.

Cirio, il pomodoro made in Italy cresce in Francia

(m.bor.) Il pomodoro italiano si fa largo in Francia. Stando alle rilevazion­i Iri sugli acquisti nella distribuzi­one francese, il brand di pomodoro Cirio, di proprietà del consorzio cooperativ­o Conserve Italia, commercial­izzato in Francia dalla controllat­a Conserves France, ha visto crescere in un anno la quota di mercato del 35% in valore e del 40% in volume. La Francia per Conserve Italia rappresent­a il terzo mercato per fatturato».

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