Il Toro pronto a trasferirsi al Filadelfia e a prendersi i costi di manutenzione
Il Torino spiega la sua volontà, rispondendo in modo chiaro e netto alle indiscrezioni su presunte tensioni nella trattativa per l’affitto del nuovo stadio, inaugurato una settimana fa, con la Fondazione Filadelfia, proprietaria dell’impianto. «Il Torino intende fare del Filadelfia il proprio centro sportivo per gli allenamenti della prima squadra dalla prossima stagione — si legge in una nota del club —. Il nostro obiettivo è quello di trovare al più presto un’intesa, così da poter traslocare e permettere alla squadra, nei primi giorni di luglio, di allenarsi nella “casa del Toro”». Tradotto: niente incomprensioni né scontri sul canone di locazione, che una perizia stabilisce in 231.500 euro all’anno. La società granata, anzi, ha deciso di fare un passo ulteriore dando «la disponibilità ad accollarsi tutti i costi di manutenzione», che la perizia attribuisce alla Fondazione, «consentendole di destinare l’intero ammontare dell’affitto pattuito al proseguimento dei lavori». Restano da completare la foresteria per il settore giovanile, gli spazi per la sede del club e il terzo lotto, quello relativo al Museo del Torino. Altra questione da definire è la durata dell’affitto: il Toro è disponibile a «siglare sin da subito un’intesa di 20 anni», e non di 10 (pur rinnovabile automaticamente) come auspicato dalla Fondazione. Rinforzo Franck Kessie, 21 anni (Getty Images)