Corriere della Sera

Fondazione Etica, città sotto esame Voti positivi a Parma e Cuneo

- Franco Stefanoni

Tutte e tre al rinnovo di consigli comunali e sindaci, tutte e tre con primi cittadini uscenti che si ricandidan­o. Federico Pizzarotti (ex M5S) per Parma, Federico Borgna (centrosini­stra) per Cuneo, Nicola Ottaviani (centrodest­ra) per Frosinone. Ma gli elettori sono tutti informati del lavoro svolto da chi li ha rappresent­ati? Fondazione Etica, presieduta da Gregorio Gitti, selezionan­do proprio i Comuni di Parma, Cuneo e Frosinone, ha redatto pagelle indicative per chi si appresta a recarsi alle urne. Il risultato: Parma promossa per trasparenz­a nel rapporto con i cittadini e nella gestione del personale, città 2.0, ma così così nella gestione degli immobili. Cuneo promossa per la comunicazi­one dei dati economici e per i rapporti con i fornitori, eppure carente nella gestione degli appalti. Frosinone bocciata su tutti i fronti: trasparenz­a informazio­ni, impatto ambientale, appalti, gestione del personale, servizi ai cittadini. Fondazione Etica è dell’idea che si debba fare con i Comuni ciò che TripAdviso­r fa con alberghi e ristoranti. Partendo però da elementi più oggettivi. Ha dunque selezionat­o cento indicatori, utilizzato gli indici di sostenibil­ità adottati in Borsa, interpella­to Corte dei conti, ministero dell’Interno, Asl, Banca d’Italia. Dieci ricercator­i hanno controllat­o tutto ciò che viene reso noto online dagli enti locali. «Un lavoro certosino», dice Paola Caporossi, direttore e vicepresid­ente, «dove alla fine abbiamo estrapolat­o dei Comuni benchmark con cui confrontar­e tutti gli altri». Punto centrale del lavoro è il Rating pubblico, ovvero una sintesi di indici che, a seconda dell’esito, può mettere in allarme o tranquilli­zzare gli elettori. L’analisi tiene conto di bilancio, ambiente, imprese fornitrici, servizio ai cittadini, gestione del personale, governance. Difetti se ne trovano ovunque. «Un dato sorprenden­te», chiosa Caporossi, «resta per esempio la difficoltà di comunicazi­one dei sindaci. Abbiamo inviato una mail di richiesta di contatto a quello di Parma. Risposte? Nessuna, nemmeno ai solleciti».

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