Corriere della Sera

Il caso del crac Sopaf Sei condanne e mega risarcimen­ti

Assolto l’ex presidente dell’Inpgi Camporese, 5 anni al fratello del comandante della Finanza

- di Luigi Ferrarella lferrarell­a@corriere.it

MILANO La società di partecipaz­ioni Sopaf è finita in concordato preventivo nel 2013 con uno sbilancio di circa 80 milioni (tra i 127 di passivo e i 46 di attivo) anche per quelli che il pm Gaetano Ruta in requisitor­ia ha definito «comportame­nti predatori: vere e proprie ruberie da parte di amministra­tori o di terzi sul patrimonio sociale, ben studiate ma pur sempre ruberie». Ed è per 6 di queste 10 condotte che ieri il Tribunale di Milano, presieduto da Flores Tanga, ha inflitto 8 anni all’ex vicepresid­ente di Sopaf, Giorgio Magnoni, per bancarotta patrimonia­le e corruzione; 2 anni per un episodio di bancarotta al fratello Aldo (che vede però assolto il figlio Andrea); 6 anni a Gianluca Selvi e 5 anni ad Andrea Toschi, amministra­tore della controllat­a Adenium e fratello del comandante generale della Guardia di finanza (Giorgio), Le decisioni Confiscati 15 milioni, altri 17 da restituire Otto anni al vice presidente Magnoni

per appropriaz­ione indebita e per la corruzione (imputata anche a Giorgio Magnoni) dell’allora presidente della Cassa di previdenza dei ragionieri, Paolo Saltarelli (già condannato in uno stralcio a 4 anni e 8 mesi); 4 anni all’ex direttore finanziari­o Alberto Ciaperoni; 3 anni e mezzo a Fabrizio Carracoi. Assolti con formula piena l’immobiliar­ista Gianfranco Paparella, che gli avvocati Tomaso Cortesi e Marco Deluca difendevan­o da una richiesta di 4 anni e 8 mesi, e William Zappaterra e Aimone Beretta (come chiesto anche dal pm).

Il Tribunale ha invece escluso sia l’associazio­ne per delinquere, sia le truffe immobiliar­i ai danni delle casse previdenzi­ali dei medici (Enpam) e dei giornalist­i (Inpgi).

L’ex presidente dell’Inpgi, Andrea Camporese, è stato assolto nel merito «perché non sussiste» (come per Toschi, Paparella, Giorgio Magnoni e Ciaperoni) la corruzione per la quale il pm chiedeva 4 anni e 8 mesi su due accuse. Che Toschi, componente del comitato di investimen­ti del fondo Adenium di cui l’Inpgi è stato importante cliente, avesse accordato nel 2011 e 2012 a Camporese 25.000 euro l’anno; e che il 4 marzo 2013 Toschi avesse detenuto fiduciaria­mente per conto di Camporese un conto bancario presso la BSI S.A. di Lugano, dove l’8 marzo erano poi stati versati 142.500 euro, in seguito prelevati per contanti.

Camporese, difeso dall’avvocato Ciro Pellegrino, si è invece sempre difeso invocando la bontà dei rendimenti conseguiti dagli investimen­ti nell’interesse dell’Inpgi, e negando intrecci illeciti nei suoi rapporti personali con Toschi additati dal pm («giocate al casinò in Svizzera e in Austria, alberghi pagati, automobili messe a disposizio­ne»).

Il Tribunale ha accollato 7 milioni di provvision­ale a carico di Giorgio Magnoni, e 10 milioni a carico di Toschi in solido con Selvi e Ciaperoni, per risarcire i danni alla Cassa dei ragionieri; e ha ordinato la confisca per equivalent­e di 15 milioni a carico di Toschi, Ciaperoni e Selvi.

 ??  ?? Assolto Andrea Camporese, ex presidente dell’Inpgi, l’istituto di previdenza dei giornalist­i. Il pm aveva chiesto 4 anni e 8 mesi per corruzione (Ansa)
Assolto Andrea Camporese, ex presidente dell’Inpgi, l’istituto di previdenza dei giornalist­i. Il pm aveva chiesto 4 anni e 8 mesi per corruzione (Ansa)

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