La giuria divisa non trova l’accordo Annullato il processo a Bill Cosby
L’attore accusato di violenza sessuale. Il procuratore: «Andremo avanti»
Né colpevole né innocente: il processo contro Bill Cosby è stato dichiarato nullo dopo che la giuria ha passato 53 ore in sei giorni chiusa in camera di consiglio, senza riuscire a raggiungere un verdetto unanime. L’attore e comico americano, 79 anni, famoso in Italia per aver interpretato il papà saggio nel telefilm «I Robinson», era sotto processo a Norristown, Pennsylvania, con l’accusa di aver stuprato nel 2004 Andrea Constand, donna lesbica 36 anni più giovane di lui, nella sua casa di Filadelfia.
Quella di Constand è l’unica accusa di violenza sessuale per cui Cosby è finito a giudizio, ma non la sola rivoltagli: oltre 60 donne hanno raccontato di essere state abusate dall’attore con modalità simili a quelle che lei ha descritto, ma di non averlo denunciato subito (in tutti i casi erano scaduti i termini per un’eventuale incriminazione). Testimonianze che hanno avuto il risultato di distruggere quanto rimaneva della carriera dell’attore.
Ieri Cosby ha evitato una possibile condanna a dieci anni di carcere, ma probabilmente lo attenderà un nuovo processo: il procuratore distrettuale Kevin Steele ha detto subito dopo l’udienza che lo chiederà: «Andremo avanti», ha annunciato. L’attore, in aula al momento dell’annullamento, non ha lasciato trapelare nessuna emozione, mentre i suoi legali lo hanno accolto come una vittoria. La moglie di Cosby, Camille, che lo ha sempre difeso, invece ha accusato il procuratore di aver cercato il processo per ambizione personale, ha definito il giudice un «arrogante che collaborava con il procuratore» e ha criticato anche il sensazionalismo della stampa. «La verità può essere schiacciata ma non distrutta», ha aggiunto.
Parte della strategia della difesa di Cosby è stata proprio descriverlo come un uomo sì infedele alla moglie, ma non uno stupratore. Cosby da parte sua ha ammesso i rapporti sessuali con la sua accusatrice, ma sostenendo che erano consensuali. Completamente diversa la versione della donna: ha testimoniato che la sera del Il gesto Bill Cosby, 79 anni, alza il braccio mentre lascia il tribunale di Norristown, Pennsylvania, dopo l’annullamento del processo presunto stupro voleva parlare con Cosby di un cambio di lavoro (i due si erano incontrati nell’università dove era impiegata e dove lui aveva studiato) ma che l’attore l’ha aggredita dopo averla drogata con tre pillole che l’hanno lasciata «congelata». Un modus operandi analogo a quello raccontato dalle altre donne.
A dividere la giuria sarebbero state da una parte alcune incongruenze nella versione della donna e il ritardo nella denuncia (un anno dopo la presunta violenza), dall’altra le ammissioni fatte in passato da Cosby di aver più volte usato droghe da dare alle donne per fare sesso con loro.
L’annullamento di ieri tiene così aperto un caso che farà discutere ancora a lungo. Al centro di tutto c’è la fama di Cosby, legata alla sua immagine di uomo buono e padre di famiglia: le donne che hanno raccontato altre violenze hanno affermato di non averlo denunciato per paura di non essere credute. Hanno parlato solo nel 2014, dopo che un comico ha definito Cosby uno «stupratore». A quel punto Steele ne ha fatto il tema della sua campagna per essere eletto procuratore distrettuale e una volta in carica ha convinto Constand a testimoniare.