Cento studenti selezionati da Boston Consulting «I costruttori del futuro»
Edoardo, 26 anni, laurea in Economia alla Cattolica di Milano, sta collaborando alla raccolta fondi per aiutare le imprese delle zone colpite dal terremoto a ripartire. Olmo, invece, è campione del mondo di vela e studia alla Normale di Pisa. Sogna un dottorato ad Harvard o al Mit. Diletta, 24 anni, sta frequentando un master a Berlino in Politiche pubbliche ed ha appena cominciato un tirocinio alla presidenza del Consiglio. per l’agenda digitale, Francesco Starace, amministratore delegato di Enel e Francesco Caio, ex ceo di Poste Italiane.
L’obiettivo è coltivare la loro capacità di leadership aiutandoli in un percorso che possa consentire loro con il tempo di guidare aziende private e pubbliche, no profit e istituzioni. Non è previsto, almeno inizialmente, che Boston Consulting li assuma. Non è la ratio del progetto che prova soltanto a fornire una serie di strumenti utili, come il coaching e il mentoring, sulla falsariga delle grandi scuole francesi e tedesche di formazione della classe dirigente.
In Italia le fucine di top manager non sono poi tante. Le best practice restano le scuole di direzione aziendale di Bocconi e Luiss e i tre Politecnici di Milano, Torino e Bari per le carriere ingegneristiche. Così si moltiplicano gli interventi delle società di consulenza strategica come Boston nel tentativo di intercettare i più talentuosi per indirizzarli nel supporto ai vertici delle aziende-clienti. Dice Giuseppe Falco, amministratore delegato di Boston Consulting Italia, Grecia e Turchia che i talenti selezionati «rifletteranno sui macrotrend globali come lo sviluppo dei big data e l’impatto sui grandi capitoli industriali e finanziari».