Il von Rezzori a Mathias Énard
Mathias Énard vince con Bussola, pubblicato da e/o e tradotto da Yasmina Mélaouah, l’undicesima edizione del Premio Gregor von Rezzori per la migliore opera di narrativa straniera tradotta in Italia. Nel corso della cerimonia per lo scrittore francese (1972) è stata conferita anche l’onorificenza per la migliore traduzione di opera straniera ad Anna D’Elia per Terminus radioso di Antoine Volodine, pubblicato da 66thand2nd.
Sempre ieri sono state annunciate le terne vincitrici del Premio Giuria-Viareggio e finaliste del Viareggio-Rèpaci per la migliore opera scritta in italiano. Quest’anno in finale per la narrativa sono stati scelti Gianfranco Calligarich con La malinconia dei Crusich (Bompiani), Mauro Covacich, firma del «Corriere della Sera», con La città interiore (La nave di Teseo) e Donatella Di Pietrantonio per L’Arminuta (Einaudi). Nella sezione poesia ecco Franco Arminio con Cedi la strada agli alberi, edita da Chiarelettere, La traversata del Gobi (Aragno) di Stefano Carrai e Paolo Lanaro con Rubrica degli inverni (Marcos y Marcos). Infine, per la saggistica: Francesco Paolo de Ceglia con Il segreto di san Gennaro (Einaudi), Giuseppe Montesano e i suoi Lettori selvaggi (Giunti) e Sandro Pazzi con La donazione dimenticata (Mondadori Electa). I vincitori saranno annunciati domenica 27 agosto a Viareggio.