Il disco
Battere il ferro fin che è caldo. È una delle regole della discografia. Ancora più ossequiata in quest’epoca di memoria collettiva a brevissimo termine e di meteore di cui finiamo per misurare la popolarità in milioni di clic ma la cui durata si conta ormai in mesi. A volte qualcuno sceglie altre strade e «Crack-Up», terzo album dei Fleet Foxes, arriva a sei anni distanza dal precedente «Helplessness Blues» disco che aveva ricevuto una nomination ai Grammy e una pioggia di stelle dalla critica.
«Ho imparato dall’esperienza che non basta essere un bravo cantante o cantautore. Devi evitare esperienze difficili
Si intitola «Crack-Up», il terzo album dei Fleet Foxes, a 6 anni dal precedente
La band: da sinistra, Pecknold, Henderson, Skjelset, Wescott e Wargo