Corriere della Sera

L’ostacolo Danimarca sulla strada dell’Italia E Donnarumma è l’osservato speciale

- Carlos Passerini

Tranquillo è tranquillo, dicono. Ne sono convinti i compagni («Gigio è carico e concentrat­o come tutti noi» ha assicurato Gagliardin­i) e pure il c.t. Gigi Di Biagio che ieri durante la conferenza stampa di presentazi­one del debutto europeo di stasera della nostra Under 21 contro la Danimarca non s’è fatto prendere alla sprovvista e all’inevitabil­e quesito sul caso Donnarumma ha risposto secco: «Sta bene». Tutto sensato, tutto normale. Oggi però vedremo se è davvero così perché un conto sono le parole e un altro il campo. Dove puoi provare a fingere ma non sempre ci riesci. Specie se hai solo diciotto anni.

Non sono giorni facili per il ragazzo, bersagliat­o sui social da gran parte dei suoi (ex) tifosi dopo la scelta di non rinnovare col Milan il contratto che scade fra un anno, con tutta probabilit­à per andare al Real

Madrid. In questi giorni in Polonia non ha mai parlato in pubblico ma s’è mostrato sorridente e allegro durante gli allenament­i, o quando firmava autografi ai pochi tifosi. Gigio però è ben al corrente del polverone sollevato dalla vicenda. Anche Arrigo Sacchi lo ha criticato duramente: «Sono deluso dal suo comportame­nto» ha scritto l’ex allenatore sulla Gazzetta dello Sport.

«Mi stano massacrand­o» ha commentato il portiere giovedì in ritiro buttando un occhio a Facebook e Twitter dopo la cena con i compagni che comunque — anche in maniera confidenzi­ale, non solo cioè nelle dichiarazi­oni ufficiali — lo descrivono davvero come sereno e concentrat­o. Normale comunque che stasera allo Stadion Cracovii abbia addosso molti, moltissimi occhi. Insomma, il campo dirà. Si gioca alle 20.45 a Cracovia dove ieri è arrivato anche il c.t. dei grandi, Gian Piero Ventura. Di Biagio

sembra non avere più dubbi tattici, al 4-2-3-1 considerat­o più da opzione in corso verrà preferito un 4-3-3 con la fantasia dei gioiellini Bernardesc­hi e Berardi ai lati del generoso centravant­i Petagna. Tridente che fin qui ha fatto bene, così come di elevata qualità è tutta la rosa nel complesso che assomma qualcosa come 935 presenze in A. Significat­ivo poi che lo stesso Di

Biagio, in sella dal 2013, consideri questa «una delle migliori selezioni di sempre».

Non è insomma un caso che le aspettativ­e siano elevate come ha ammesso per primo il presidente federale Tavecchio, che ha parlato di semifinale come obiettivo minimo. Proclama magari non azzardato — solo la Spagna sembra davvero avere qualcosa in più — ma forse un filo rischioso: vedremo come gli azzurrini sapranno gestire le pressioni. Fondamenta­le partire con una vittoria oggi contro il solido 44-2 dei danesi (occhio alla punta Ingvartsen, ’96 del Nordsjaell­and) dato che in semifinale va la prima di ognuno dei tre gironi più la miglior seconda. Nel suo gruppo, il C, l’Italia affronterà anche la sempre pericolosa Germania e la Repubblica Ceca di Schick. Ha ragione Di Biagio, oggi vale già come un ottavo di finale.

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Portiere Donnarumma (Getty Images)

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