L’ostacolo Danimarca sulla strada dell’Italia E Donnarumma è l’osservato speciale
Tranquillo è tranquillo, dicono. Ne sono convinti i compagni («Gigio è carico e concentrato come tutti noi» ha assicurato Gagliardini) e pure il c.t. Gigi Di Biagio che ieri durante la conferenza stampa di presentazione del debutto europeo di stasera della nostra Under 21 contro la Danimarca non s’è fatto prendere alla sprovvista e all’inevitabile quesito sul caso Donnarumma ha risposto secco: «Sta bene». Tutto sensato, tutto normale. Oggi però vedremo se è davvero così perché un conto sono le parole e un altro il campo. Dove puoi provare a fingere ma non sempre ci riesci. Specie se hai solo diciotto anni.
Non sono giorni facili per il ragazzo, bersagliato sui social da gran parte dei suoi (ex) tifosi dopo la scelta di non rinnovare col Milan il contratto che scade fra un anno, con tutta probabilità per andare al Real
Madrid. In questi giorni in Polonia non ha mai parlato in pubblico ma s’è mostrato sorridente e allegro durante gli allenamenti, o quando firmava autografi ai pochi tifosi. Gigio però è ben al corrente del polverone sollevato dalla vicenda. Anche Arrigo Sacchi lo ha criticato duramente: «Sono deluso dal suo comportamento» ha scritto l’ex allenatore sulla Gazzetta dello Sport.
«Mi stano massacrando» ha commentato il portiere giovedì in ritiro buttando un occhio a Facebook e Twitter dopo la cena con i compagni che comunque — anche in maniera confidenziale, non solo cioè nelle dichiarazioni ufficiali — lo descrivono davvero come sereno e concentrato. Normale comunque che stasera allo Stadion Cracovii abbia addosso molti, moltissimi occhi. Insomma, il campo dirà. Si gioca alle 20.45 a Cracovia dove ieri è arrivato anche il c.t. dei grandi, Gian Piero Ventura. Di Biagio
sembra non avere più dubbi tattici, al 4-2-3-1 considerato più da opzione in corso verrà preferito un 4-3-3 con la fantasia dei gioiellini Bernardeschi e Berardi ai lati del generoso centravanti Petagna. Tridente che fin qui ha fatto bene, così come di elevata qualità è tutta la rosa nel complesso che assomma qualcosa come 935 presenze in A. Significativo poi che lo stesso Di
Biagio, in sella dal 2013, consideri questa «una delle migliori selezioni di sempre».
Non è insomma un caso che le aspettative siano elevate come ha ammesso per primo il presidente federale Tavecchio, che ha parlato di semifinale come obiettivo minimo. Proclama magari non azzardato — solo la Spagna sembra davvero avere qualcosa in più — ma forse un filo rischioso: vedremo come gli azzurrini sapranno gestire le pressioni. Fondamentale partire con una vittoria oggi contro il solido 44-2 dei danesi (occhio alla punta Ingvartsen, ’96 del Nordsjaelland) dato che in semifinale va la prima di ognuno dei tre gironi più la miglior seconda. Nel suo gruppo, il C, l’Italia affronterà anche la sempre pericolosa Germania e la Repubblica Ceca di Schick. Ha ragione Di Biagio, oggi vale già come un ottavo di finale.