Fabio Mosca
Direttore UO neonatologia e terapia intensiva neonatale, Clinica Mangiagalli, Irccs Policlinico di Milano ei primi sei mesi di vita il latte materno è l’unico alimento di cui il neonato ha bisogno per raggiungere un accrescimento, uno sviluppo e una salute ottimali. «Sebbene alla nascita quasi il 90 per cento dei neonati venga attaccato al seno della mamma, con il passare del tempo la percentuale di bimbi allattati esclusivamente con latte materno scende in modo vertiginoso: meno della metà al terzo mese e a meno del 20 per cento a sei mesi dalla nascita. Questo significa che bisogna fare ancora molto per promuovere questa pratica. E proprio in questa direzione vanno le buone pratiche assistenziali, promosse da Oms e Unicef, che nel nostro Paese però non sono ancora diffuse in modo uniforme (si veda il box)» spiega il professor Fabio Mosca, direttore dell’Unità operativa di neonatologia e terapia intensiva neonatale della Clinica Mangiagalli, Irccs Policlinico di Milano.
Quali sono i benefici dell’allattamento al seno per il neonato?
«Il latte materno riduce il rischio di infezioni, della sindrome della morte improvvisa del lattante, di dermatite atopica e asma. Non solo, promuove lo sviluppo neurocomportamentale e diminuisce le possibilità di sviluppare il diabete di tipo 2 di quasi il 40 per cento. Ci sono inoltre evidenze che indicano come una maggiore durata dell’allattamento materno sia associata a una riduzione del 26 per cento del rischio di sviluppare sovrappeso e obesità».
E per i prematuri?
«Nei bimbi nati prematuri il latte materno è indispensabile non solo come nutriente, ma anche come prima difesa immunitaria. Riduce, infatti, l’incidenza delle infezioni, ma anche di patologie intestinali che possono essere molto gravi. In questi casi, spesso, in fase iniziale si ricorre al latte materno donato, in quanto a causa del parto prematuro le loro mamme non hanno ancora potuto produrlo. Presso la Clinica Mangiagalli da alcuni anni è presente una Banca del latte donato: dopo essere stato raccolto, il latte viene pastorizzato, analizzato per misurarne le proprietà nutritive e conservato in speciali freezer».
Qualche consiglio per la mamma?
«Sebbene allattare al seno sia naturale, molte donne hanno spesso false convinzioni (per esempio pensano di avere poco latte o che questo non sia abbastanza nutriente), che le allontanano, in parte o del tutto, dall’allattamento al seno. In realtà pressoché tutte le mamme sono in grado di allattare, a parte poche eccezioni. Visto che il latte viene allattando è fondamentale attaccare il piccolo subito dopo la nascita e allattarlo a richiesta. Per quanto riguarda l’alimentazione materna, questa influenza solo in minima parte la composizione del latte. Il suo contenuto energetico e proteico viene infatti mantenuto indipendentemente dalla dieta della mamma e i numerosi micronutrienti, come per esempio ferro, zinco, folato, calcio e rame, continuano a essere secreti nel latte in quantità costanti, andando eventualmente ad attingere dalle scorte materne quando l’introito dietetico non è adeguato. Quindi il consiglio è quello di seguire una dieta bilanciata e varia, ricca di frutta e verdura, in modo tale da assicurare un corretto apporto di vitamine e sali minerali, e con un adeguato introito di cibi ricchi di calcio (latte, ecc.). Infine, mai decidere in autonomia di sospendere l’allattamento perché si deve assumere un farmaco. La maggior parte dei medicinali non ha controindicazioni e comunque sarà il pediatra a dare le corrette indicazioni». il seno. COLOSTRO Attaccare il bambino al seno subito dopo il parto. Offrire il latte a richiesta e non a orari prestabiliti.
Non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati dopo il parto LATTE DI TRANSIZIONE Allattare al seno in maniera esclusiva, senza acqua o aggiunte.
Non smettere di allattare di propria iniziativa se si devono prendere farmaci. fare in modo che il bimbo svuoti completamente
Una dieta bilanciata e varia della mamma è fondamentale per prevenire eventuali deficit nutrizionali della stessa. Il sapore del latte materno dipende dalla dieta della madre.
FARMACI PERICOLOSI PER IL BAMBINO
Antineoplastici Radioisotopi dello iodio Amiodarone Alcuni antidepressivi
Alcuni antimicrobici/antivirali Retinoidi LATTE MATURO Usare farmaci solo se strettamente necessario valutare con grande attenzione gli effetti negativi di una sospensione anche breve dell’allattamento al seno,
Assumere il farmaco subito dopo la poppata,
FARMACI DI USO COMUNE, SICURI IN GRAVIDANZA
Antidolorifici Gran parte degli antibiotici Molti antidepressivi Gastroattivi dopo 4 mesi dalla nascita del bambino