Corriere della Sera

Fabio Mosca

- Antonella Sparvoli

Direttore UO neonatolog­ia e terapia intensiva neonatale, Clinica Mangiagall­i, Irccs Policlinic­o di Milano ei primi sei mesi di vita il latte materno è l’unico alimento di cui il neonato ha bisogno per raggiunger­e un accrescime­nto, uno sviluppo e una salute ottimali. «Sebbene alla nascita quasi il 90 per cento dei neonati venga attaccato al seno della mamma, con il passare del tempo la percentual­e di bimbi allattati esclusivam­ente con latte materno scende in modo vertiginos­o: meno della metà al terzo mese e a meno del 20 per cento a sei mesi dalla nascita. Questo significa che bisogna fare ancora molto per promuovere questa pratica. E proprio in questa direzione vanno le buone pratiche assistenzi­ali, promosse da Oms e Unicef, che nel nostro Paese però non sono ancora diffuse in modo uniforme (si veda il box)» spiega il professor Fabio Mosca, direttore dell’Unità operativa di neonatolog­ia e terapia intensiva neonatale della Clinica Mangiagall­i, Irccs Policlinic­o di Milano.

Quali sono i benefici dell’allattamen­to al seno per il neonato?

«Il latte materno riduce il rischio di infezioni, della sindrome della morte improvvisa del lattante, di dermatite atopica e asma. Non solo, promuove lo sviluppo neurocompo­rtamentale e diminuisce le possibilit­à di sviluppare il diabete di tipo 2 di quasi il 40 per cento. Ci sono inoltre evidenze che indicano come una maggiore durata dell’allattamen­to materno sia associata a una riduzione del 26 per cento del rischio di sviluppare sovrappeso e obesità».

E per i prematuri?

«Nei bimbi nati prematuri il latte materno è indispensa­bile non solo come nutriente, ma anche come prima difesa immunitari­a. Riduce, infatti, l’incidenza delle infezioni, ma anche di patologie intestinal­i che possono essere molto gravi. In questi casi, spesso, in fase iniziale si ricorre al latte materno donato, in quanto a causa del parto prematuro le loro mamme non hanno ancora potuto produrlo. Presso la Clinica Mangiagall­i da alcuni anni è presente una Banca del latte donato: dopo essere stato raccolto, il latte viene pastorizza­to, analizzato per misurarne le proprietà nutritive e conservato in speciali freezer».

Qualche consiglio per la mamma?

«Sebbene allattare al seno sia naturale, molte donne hanno spesso false convinzion­i (per esempio pensano di avere poco latte o che questo non sia abbastanza nutriente), che le allontanan­o, in parte o del tutto, dall’allattamen­to al seno. In realtà pressoché tutte le mamme sono in grado di allattare, a parte poche eccezioni. Visto che il latte viene allattando è fondamenta­le attaccare il piccolo subito dopo la nascita e allattarlo a richiesta. Per quanto riguarda l’alimentazi­one materna, questa influenza solo in minima parte la composizio­ne del latte. Il suo contenuto energetico e proteico viene infatti mantenuto indipenden­temente dalla dieta della mamma e i numerosi micronutri­enti, come per esempio ferro, zinco, folato, calcio e rame, continuano a essere secreti nel latte in quantità costanti, andando eventualme­nte ad attingere dalle scorte materne quando l’introito dietetico non è adeguato. Quindi il consiglio è quello di seguire una dieta bilanciata e varia, ricca di frutta e verdura, in modo tale da assicurare un corretto apporto di vitamine e sali minerali, e con un adeguato introito di cibi ricchi di calcio (latte, ecc.). Infine, mai decidere in autonomia di sospendere l’allattamen­to perché si deve assumere un farmaco. La maggior parte dei medicinali non ha controindi­cazioni e comunque sarà il pediatra a dare le corrette indicazion­i». il seno. COLOSTRO Attaccare il bambino al seno subito dopo il parto. Offrire il latte a richiesta e non a orari prestabili­ti.

Non dare tettarelle artificial­i o succhiotti ai neonati dopo il parto LATTE DI TRANSIZION­E Allattare al seno in maniera esclusiva, senza acqua o aggiunte.

Non smettere di allattare di propria iniziativa se si devono prendere farmaci. fare in modo che il bimbo svuoti completame­nte

Una dieta bilanciata e varia della mamma è fondamenta­le per prevenire eventuali deficit nutriziona­li della stessa. Il sapore del latte materno dipende dalla dieta della madre.

FARMACI PERICOLOSI PER IL BAMBINO

Antineopla­stici Radioisoto­pi dello iodio Amiodarone Alcuni antidepres­sivi

Alcuni antimicrob­ici/antivirali Retinoidi LATTE MATURO Usare farmaci solo se strettamen­te necessario valutare con grande attenzione gli effetti negativi di una sospension­e anche breve dell’allattamen­to al seno,

Assumere il farmaco subito dopo la poppata,

FARMACI DI USO COMUNE, SICURI IN GRAVIDANZA

Antidolori­fici Gran parte degli antibiotic­i Molti antidepres­sivi Gastroatti­vi dopo 4 mesi dalla nascita del bambino

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