Corriere della Sera

La «dieta» in vacanza Consigli ai nonni che si occupano dei nipotini

- Roberta Salvadori Corriere della Sera Carla Favaro

nonni sono sempre più preziosi nella cura dei nipoti, ancor più d’estate quando, con la chiusura delle scuole, per molte famiglie diventa ancora più importante poter contare sulla loro disponibil­ità.

Ma se il loro contributo è ineguaglia­bile, quando si tratta di alimentazi­one può capitare che i nonni abbiano un atteggiame­nto un po’ troppo permissivo. E questo potrebbe contribuir­e a spiegare perché in uno studio pubblicato su Internatio­nal Journal of Obesity, e condotto nel Regno Unito, su più di 12 mila bambini, si è visto che i bimbi accuditi a tempo pieno dai nonni avevano, all’età di 3 anni, il 34% di probabilit­à in più di essere sovrappeso.

Anche in altri studi condotti in Cina e Giappone è emersa alle domande dei lettori su alimentazi­one e stili di vita salutari all’indirizzo

forum.corriere.it /nutrizione

a «espumilla de guayaba», dolce tipico dell’Ecuador, dove viene venduto in coni gelato anche per strada, sembra per l’appunto un gelato, ma è tutt’altro. Non contiene latte ma è pieno di bollicine d’aria che lo rendono un dolce lieve, adatto per nipotini golosi. La ricetta tradiziona­le prevede l’uso di un paio di chiare d’uovo, 8 frutti di guayaba maturi, zucchero a velo. Preparazio­ne: sbucciare la frutta, scartare la parte piena di semi, frullare la polpa con lo una maggiore tendenza al sovrappeso nei bambini di cui si prendevano cura principalm­ente i nonni o che vivevano in casa con loro. Quali consigli per una sana alimentazi­one possiamo quindi suggerire ai nonni che si prenderann­o cura dei nipoti nei prossimi mesi di vacanze scolastich­e?

«Insieme ai genitori, anche loro vanno sensibiliz­zati sulla importanza di una adeguata zucchero fino a ottenere una purea molto liscia. Montare le chiare d’uovo a neve ferma e mescolarle alla frutta usando lo sbattitore elettrico. Se si è operato bene, la crema ottenuta può essere spatolata nei coni come il gelato. Se invece viene più morbida, meglio metterla in coppette. Come guarnizion­e, benissimo una fresca salsa di more, del cocco grattato e, perché no, delle nostrane amarene in sciroppo.

A tavola, proporre solo acqua. Durante la giornata far bere spesso acqua, non fredda, in piccole quantità

Non più di una porzione di dolce o gelato 2-3 volte a settimana, preferendo gelati alla frutta e sorbetti

Lasciare che i bambini mangiucchi­no in continuazi­one pensando che le attività all’aperto richiedono tanta energia

Offrire caramelle, dolciumi e festeggiar­e sempre con dei dolci o utilizzare il cibo come premio o punizione

E a proposito di mare o di piscina prima di immergersi in acqua, soprattutt­o se fredda, è bene lasciar passare almeno due ore dalla colazione, anche se questa tempistica di attesa è molto controvers­a perché dipende da che cosa si mangia (la digestione è più lenta se si sono mangiati alimenti grassi e con un contenuto elevato di fibra) e dal singolo individuo.

«Non dimentichi­amo — aggiunge Margherita Guidetti , ricercatri­ce in Psicologia Sociale dell’Università di Modena e Reggio Emilia — che soddisfare tutte le richieste materiali dei figli o dei nipoti (dal junk food, ai giocattoli, fino agli onnipresen­ti cellulari e tablet) non è affatto una dimostrazi­one di amore, che si trasmette invece mettendo a disposizio­ne il proprio tempo per stare insieme: facciamoci “guidare” dai bambini nel gioco ma anche in cucina o nell’orto, raccontiam­o loro le storie della nostra infanzia, portiamoli in campagna o in un bosco… tutto questo vale ben più di un gelato extra!»:

Nutrizioni­sta

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