La «dieta» in vacanza Consigli ai nonni che si occupano dei nipotini
nonni sono sempre più preziosi nella cura dei nipoti, ancor più d’estate quando, con la chiusura delle scuole, per molte famiglie diventa ancora più importante poter contare sulla loro disponibilità.
Ma se il loro contributo è ineguagliabile, quando si tratta di alimentazione può capitare che i nonni abbiano un atteggiamento un po’ troppo permissivo. E questo potrebbe contribuire a spiegare perché in uno studio pubblicato su International Journal of Obesity, e condotto nel Regno Unito, su più di 12 mila bambini, si è visto che i bimbi accuditi a tempo pieno dai nonni avevano, all’età di 3 anni, il 34% di probabilità in più di essere sovrappeso.
Anche in altri studi condotti in Cina e Giappone è emersa alle domande dei lettori su alimentazione e stili di vita salutari all’indirizzo
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a «espumilla de guayaba», dolce tipico dell’Ecuador, dove viene venduto in coni gelato anche per strada, sembra per l’appunto un gelato, ma è tutt’altro. Non contiene latte ma è pieno di bollicine d’aria che lo rendono un dolce lieve, adatto per nipotini golosi. La ricetta tradizionale prevede l’uso di un paio di chiare d’uovo, 8 frutti di guayaba maturi, zucchero a velo. Preparazione: sbucciare la frutta, scartare la parte piena di semi, frullare la polpa con lo una maggiore tendenza al sovrappeso nei bambini di cui si prendevano cura principalmente i nonni o che vivevano in casa con loro. Quali consigli per una sana alimentazione possiamo quindi suggerire ai nonni che si prenderanno cura dei nipoti nei prossimi mesi di vacanze scolastiche?
«Insieme ai genitori, anche loro vanno sensibilizzati sulla importanza di una adeguata zucchero fino a ottenere una purea molto liscia. Montare le chiare d’uovo a neve ferma e mescolarle alla frutta usando lo sbattitore elettrico. Se si è operato bene, la crema ottenuta può essere spatolata nei coni come il gelato. Se invece viene più morbida, meglio metterla in coppette. Come guarnizione, benissimo una fresca salsa di more, del cocco grattato e, perché no, delle nostrane amarene in sciroppo.
A tavola, proporre solo acqua. Durante la giornata far bere spesso acqua, non fredda, in piccole quantità
Non più di una porzione di dolce o gelato 2-3 volte a settimana, preferendo gelati alla frutta e sorbetti
Lasciare che i bambini mangiucchino in continuazione pensando che le attività all’aperto richiedono tanta energia
Offrire caramelle, dolciumi e festeggiare sempre con dei dolci o utilizzare il cibo come premio o punizione
E a proposito di mare o di piscina prima di immergersi in acqua, soprattutto se fredda, è bene lasciar passare almeno due ore dalla colazione, anche se questa tempistica di attesa è molto controversa perché dipende da che cosa si mangia (la digestione è più lenta se si sono mangiati alimenti grassi e con un contenuto elevato di fibra) e dal singolo individuo.
«Non dimentichiamo — aggiunge Margherita Guidetti , ricercatrice in Psicologia Sociale dell’Università di Modena e Reggio Emilia — che soddisfare tutte le richieste materiali dei figli o dei nipoti (dal junk food, ai giocattoli, fino agli onnipresenti cellulari e tablet) non è affatto una dimostrazione di amore, che si trasmette invece mettendo a disposizione il proprio tempo per stare insieme: facciamoci “guidare” dai bambini nel gioco ma anche in cucina o nell’orto, raccontiamo loro le storie della nostra infanzia, portiamoli in campagna o in un bosco… tutto questo vale ben più di un gelato extra!»:
Nutrizionista