SALUTE
al medico di famiglia e autorizzarlo ad attivare il loro fascicolo sanitario elettronico. La Regione fornisce poi la password che permette al cittadino di accedere alla app dove può trovare la ricetta prescritta dal medico curante, senza dover andare in ambulatorio. Per poter ritirare le medicine in farmacia basta la tessera sanitaria. Finora alla sperimentazione ha aderito il 6% dei medici di famiglia e possono usufruire del servizio già 117 mila cittadini. Italia, il promemoria sparirà? Potremo evitare di recarci dal dottore per ritirarlo? «Attualmente — riferisce Ciccoletti — la stampa del promemoria cartaceo è prevista dappertutto tranne che nella provincia di Trento dove, previo consenso dell’assistito, il farmacista ha accesso alla ricetta elettronica del paziente che ritira il farmaco esibendo la sola tessera sanitaria. C’è, poi, una sperimentazione avviata in Veneto» (si veda box).
«La trasmissione della ricetta all’assistito, attraverso sistemi telematici, deve avvenire nel rispetto dei dati sensibili del paziente e previo il suo consenso informato — sottolinea Silvestro Scotti, segretario della Fimmg, Federazione italiana dei medici di medicina generale — . Oggi, le novità tecnologiche rendono necessario un adeguamento coerente anche negli obiettivi contrattuali del nuovo Atto d’Indirizzo per il rinnovo dell’accordo collettivo nazionale della medicina convenzionata.
«Per esempio, si potrebbe prevedere, come già accade per la verifica da parte del datore di lavoro del certificato di malattia dell’assistito, che il paziente abbia accesso con una sua password alla ricetta dematerializzata in modo da poterla scaricare. Come se venisse in uno studio virtuale».